Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] un punto all'altro; esprimendo un'azione, la forma sintattica corretta sarà necessariamente un verbo. A livello di lessema, invece, vengono specificate sia la rappresentazione fonologica per ogni parola che si vuole pronunciare (struttura sillabica ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] di morfema, parole derivate quali straordinario, antiestetico, semiaperto possono essere pronunciate con ➔ dittongo, soprattutto se il lessema è d’uso comune (cfr. Gili Fivela & Bertinetto 1999).
Alcune alterazioni classificabili come fenomeni di ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] nei morfemi lessicali (radici). Si ha, infatti, «un parallelismo quasi perfetto» nella «distribuzione delle varianti del lessema» (Tekavčić 1972: 473-474), al presente indicativo e congiuntivo, all’imperfetto indicativo e congiuntivo, all’infinito e ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] », dove «il punto si colloca al centro dei due gruppi grafici» costituiti rispettivamente dalle «lettere iniziali e finali» del lessema (f.lli = fratelli, chiar.mo = chiarissimo);
(b) per compendio, dove il punto si trova alla fine di «una o ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] i romanzi, cit., vol. 2°, p. 739)
Normalmente, per circoscrivere il riferimento del segno a un solo segmento dell’enunciato (lessema o sintagma), in casi in cui l’intento non è quello di perseguire effetti stilisticamente marcati, si fa ricorso (come ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] (è il caso di vòlta e vólta); la differenza fra polisemia (diversità di accezioni per un unico lessema) e omonimia (identità di significante per due lessemi diversi) può essere intesa in modi diversi, a seconda che si considerino come parole distinte ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] inizianti con un nesso /s/+ C, sono prodotte in isolamento. Ciò avviene di frequente all’inizio di un turno dialogico, quando il lessema è preceduto da una pausa o da una parola terminante per consonante: per es. con sforzo. In quest’ultimo caso, la ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] L2 = italiano, il parlante russo dovrà imparare la distinzione tra braccio e mano, a cui corrisponde in russo l'unico lessema ruká. Nell'apprendimento di una L2 gli errori veri e propri (dovuti a cattiva comprensione di una data regola, a incertezze ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] dati spettro-acustici o articolatori, insieme a un’elevata capacità di discriminazione uditiva. Ad es., la trascrizione larga del lessema invito è [inˈvito], mentre quella stretta è [iɱˈviːto], con l’indicazione dell’allofono labiodentale (➔ allofoni ...
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Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] cogente, anche se non trascurabile, è il fatto che il presunto neutro italiano sia formato oggi da una quantità molto limitata di lessemi, non più di una ventina, e che sia una categoria del tutto improduttiva. In italiano antico i plurali in -a si ...
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lessema
lessèma s. m. [der. di less(ico), col suff. -ema di fonema, glossema] (pl. -i). – In linguistica, termine tecnico per designare l’unità lessicale, cioè la minima unità significativa di un lessico (e non di una grammatica, per cui si...
Dop economy (Dop-economy, Dop-Economy) loc. s.le f. Segmento della produzione e trasformazione dei prodotti agricoli destinati all’alimentazione a Indicazione geografica, che costituisce una parte importante del valore agroalimentare nazionale....