Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] (1902), Lettere scelte, a cura di G. Petraglione, Livorno, Giusti, p. 91.
Fanfani, Pietro & Arlia, Costantino (18812), Lessico dell’infima e corrotta italianità, Milano, Carrara.
Foscolo, Ugo (1933), Edizione nazionale delle opere, a cura di E ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] rispetto alle costruzioni libere.
Le locuzioni preposizionali, come tutte le unità polirematiche, si collocano nello spazio fra lessico e sintassi, e non è sempre facile tracciare i confini fra espressione fissa e costruzione libera. I criteri ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono tipiche della varietà di italiano nota come neostandard, ovvero dell’italiano corrente di tono informale non trascurato (sono, ad es., colloquialismi averci per «avere», con il cosiddetto ci attualizzante: ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia l’italiano è entrato nel parlato informale, dando luogo ai normali meccanismi di regionalizzazione, con frequenti episodi di alternanza di codice (➔ commutazione di codice) e di inserimento di ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] , in Grossmann & Rainer 2004, pp. 227-234, 364-376.
Ricca, Davide (2004), Aggettivi deverbali, in Grossmann & Rainer 2004, pp. 419-444.
Tekavčić, Pavao (1980), Grammatica storica dell’italiano, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 3° (Lessico). ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] nominale e preposizionale), pp. 29-114.
Simone, Raffaele (1997), Esistono verbi sintagmatici in italiano?, in Lessico e grammatica. Teorie linguistiche e applicazioni lessicografiche. Atti del Congresso interannuale della Società di Linguistica ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] è più un verbo bensì un introduttore di discorso diretto riportato.
LIP 1993 = De Mauro, Tullio et al. (a cura di), Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri.
De Mauro, Tullio (1994), Intelligenti pauca, in Miscellanea di studi ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] ).
Fiorelli, Piero (2000), Odonomastica fiorentina parlata, «Rivista italiana di onomastica» 6, pp. 19-50.
Marcato, Carla (2005), Il lessico delle «aree di circolazione», in Mastrelli 2005a, pp. 63-75.
Marcato, Carla (2009), Nomi di persona, nomi di ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] ’inglese all’abbondanza di errori ortografici (di battitura o d’ignoranza), dalla sintassi spezzata al lessico non puntuale, dallo stile trascurato alla punteggiatura anticonvenzionale, dal mancato rispetto della distinzione tra caratteri maiuscoli ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] , Tullio (dir.), Grande dizionario italiano dell’uso, Torino, UTET, 8 voll.
LIP (1993) = De Mauro, Tullio et al., Lessico di frequenza dell’italiano parlato, Milano, ETAS libri (http://badip.uni-graz.at/).
Maggiani, Maurizio (1995), Il coraggio del ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).