Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] edited by P.M. Vogel & B. Comrie, Berlin - New York, Mouton de Gruyter, pp. 3-45.
Casadei, Federica (2003), Lessico e semantica, Roma, Carocci.
De Mauro, Tullio (200312), Vocabolario di base, in Id., Guida all’uso delle parole. Parlare e scrivere ...
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In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in [...] generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, viene assunta come forma di base comprendente tutte le forme della sua flessione (per es., l’infinito per i verbi). ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] 1987: 154-168) hanno messo in luce le differenze tra gergo e ➔ linguaggi settoriali: questi ultimi sono dotati di un lessico tecnico, gergale in senso lato soltanto perché non comprensibile ai non addetti ai lavori; mentre il gergo propriamente detto ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] (sobrino e nephew) e per «nipote di nonno» (nieto e grandson).
L’uso del termine con il significato di «codificazione nel lessico» si riscontra, ad es., in Lyons 1968, ma anche in studi di tipologia, fra cui i più conosciuti sono quelli di Talmy ...
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Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] di indicazione dell’alfabeto fonetico della NATO: alpha per a, bravo per b, charlie per c, …, zulu per z.
Nel lessico militare è poi ampio il ricorso ai marchionimi (➔ nomi commerciali), a partire dal nome del costruttore e più spesso dal modello ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] ; anche prima, però, non era mancato l’apporto delle regioni (o almeno di alcune di esse) alla costituzione del lessico nazionale. Migliorini (1960) segnala l’ingresso in italiano nel Cinquecento di voci come caldarroste (da Roma), regata (da Venezia ...
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I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] nel XVI secolo, nel senso di «rubare» e «derubare», e poi innovato nel parlato giovanile.
La sopravvivenza del lessico legato ai mestieri è però duramente minacciata dall’esaurirsi delle antiche professioni: molte parole gergali sono scomparse se non ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] e propri sarebbe meglio parlare di italiani regionali, ovvero di quelle koinè intermedie tra gli usi locali (soprattutto nel lessico e nella fonetica) e la lingua nazionale. Veri e propri casi di ibridismo sono i dialoghi di molti film appartenenti ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] . A Venezia, sede di una colonia di mercanti tedeschi (il fondego dei tedeschi), già dalla metà del XII secolo sono prodotti lessici bilingui: il primo (veneto-bavarese) è redatto già intorno al 1423-1424 da un certo «maistro Zorzi de Numpergo» e ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] , con l’esclusione del discorso riportato in forma indiretta, e a un’apertura alla spontaneità e all’informalità nel lessico.
L’espressività pervade la scrittura giornalistica pressoché in ogni suo settore, pur se in misura differente a seconda delle ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).