Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] l’italiano. Le influenze che l’italiano esercita nei confronti del tedesco sono costituite principalmente da interferenze nel lessico, sotto forma di prestiti ‘di necessità’ legati alla sfera burocratico-giuridica, ma anche a referenti connessi alla ...
Leggi Tutto
Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] questi ultimi. In altri casi sceglie voci formali rispetto a sinonimi correnti, senza escludere il ricorso al lessico settoriale.
Quanto alle voci obsolete, si vedano adontarsi, alieno «estraneo», cura «preoccupazione»; losco «storto» (occhi loschi ...
Leggi Tutto
Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] venti-trent’anni), il cui dialetto è simile a quello dei rom vlax, con diversi esiti fonologici, e soprattutto con un lessico privo di prestiti romeni, ma con molti lessemi slavi.
Non è possibile né utile determinare oggi (perché troppo fluida) la ...
Leggi Tutto
Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] per Marcus, L. per Lucius e via dicendo); inoltre, erano spesso abbreviati con sigle termini e formule ricorrenti del lessico giuridico, politico e religioso, e parole d’uso comune (per fare qualche esempio tra i molti: EQM Equitum Magister «maestro ...
Leggi Tutto
Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] ‹u›, abbandonata del tutto solo in anni recenti), nella sintassi (la frequente collocazione del verbo alla fine) e nel lessico (dove abbondano i latinismi).
Come ricorda Nencioni (1993: 57-58), l’uso dell’italiano inizia col primo Ottocento nell ...
Leggi Tutto
GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] alla confluenza di Tigri ed Eufrate.
Tale argomento poggiava su una vasta analisi comparativa dei vocaboli comuni al lessico dei vari popoli semitici, che risalirebbero a comuni condizioni di vita nella regione mesopotamica. Nonostante le conclusioni ...
Leggi Tutto
Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] nel suo complesso più colto del semplice prestito (anche se non mancano calchi popolari) e investe soprattutto il lessico intellettuale, addensandosi nei periodi in cui l’attività culturale e le conoscenze linguistiche sono maggiori.
Come non sempre ...
Leggi Tutto
La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] / bancario). Diamo qui di seguito alcuni cenni sull’uso di ciascuno:
(a) -aio. È usato in molte parole del lessico corrente indicanti mestieri: benzinaio, orologiaio, vinaio, ecc.; sebbene produttivo, per la formazione di neologismi, è meno usato di ...
Leggi Tutto
La retroformazione consiste nella formazione di una parola nuova a partire da una parola già esistente tramite la cancellazione di elementi interpretati (erroneamente) come ➔ affissi: telemisurare da telemisurazione, [...] di sei anni (Lo Duca 1990: 132). La quantità di retroformazioni regredisce col tempo grazie all’ampliarsi della conoscenza del lessico, che blocca l’uso di parole possibili ma non presenti nella lingua: per es., guidante per volante (di automobili ...
Leggi Tutto
Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] come in Lombardia e Campania, pur persistendo il sistema tonico eptavocalico, i foni presentano, all’interno del lessico, una diversa distribuzione rispetto all’➔italiano standard (it. standard: [tre] [ˈverde] [ˈpɛnso] [ˈwɔːmo]; Milano: [trɛ] [ˈverde ...
Leggi Tutto
lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce sostanzialmente nel sign. dagli altri...
lessicista
s. m. e f. [der. di lessico] (pl. m. -i), non com. – Studioso del lessico di una lingua, di problemi lessicali (è termine generico, usato talvolta invece dei più specifici lessicologo, lessicografo).