Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] possibile circoscriverlo: imporgli un contenuto, un tema, un genere, una forma. Qualsiasi cosa affermi in un film, Dreyer parlava di Vampyr ironicamente, come di una esplorazione giocosa che aveva compiuto nel terreno della letteratura gotica. " ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] et Foriiulii libri VI).
L'opera si collocava sulla scia del genere latino e greco della Chorographia e doveva la sua occasione all'intento di nobilitare il territorio di Udine, ricompensando la città per l'accoglienza riservata all'autore, ma ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] 'impiantarsi del cristianesimo nel "mondo" in genere" e il "rapporto tra cristianesimo e umanità , Lo studioso diletteratura cristiana antica, in L'opera e l'insegnamento di G. L., Milano 1987, pp. 29-43; sulla scuola di Ubaldi alla Cattolica ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] cose più astruse, con la conoscenza, di molte lingue e di molte letterature, gli piace che il pubblico grosso si come era costume dell'epoca, duelli, e che comunque, in genere, favorì la sua brillante carriera.
Questa carriera ebbe tuttavia un finale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] , le opere a carattere pedagogico-educativo, una produzione che, da un lato, si inquadrava nel genere della letteratura popolare e di consumo, dall’altro, ben si raccordava alla ‘missione’ dell’intellettuale educatore che Cantù sosteneva con ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] . a B. Guarini, a proposito della liceità di un genere letterario come la tragicommedia pastorale, esemplificata nel Pastor di se stessa, il D. restringe il dominio artistico (il mondo, cioè, che può essere compreso ed interpretato dalla letteratura ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] crebbe, abbastanza libera per favorire in lui letture di ogni genere (in particolare gli scrittori del romanticismo francese e, a cura di M. Ridolfi, Milano 2003, pp. 145-158. Tra le storie della letteratura: Poeti minori dell'Ottocento, a cura di L. ...
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DE FILIPPI, Filippo
Guido Cimino
Nacque a Milano il 20 apr. 1814 in una famiglia di origine piemontese. Il D. compì gli studi liceali nel collegio S. Alessandro di Milano e quindi passò nel collegio [...] di Linneo e di Cuvier, e arricchite con nozioni di anatomia comparata, di embriologia e di istologia, disciplina che tenne aggiornata sempre con la letteratura dalle scimie per quella distanza che separa un genere dall'altro in un ordine zoologico; se ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] '600; su questi punti si spiega la fortuna del genere favolistico in età barocca, e la sua ricca diffusione Hausmärchen, III, Berlin 1822; V. Imbriani, Il gran Basile, in Giornale napoletano diletteratura e filosofia, I (1875), 1, pp. 1-2; 2, pp. 5- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Bernardo Tanucci
Aurelio Cernigliaro
Nella complessa vicenda del Settecento, Bernardo Tanucci occupa a ragione un ruolo di primo piano. Rivisto il giudizio sostanzialmente negativo di Vincenzo Cuoco [...] […] per comparire più eruditi degl’altri e uomini di buon gusto e diletteratura più ripulita» (cit. in A. Prosperi, L invenzione politica di quante se ne sieno escogitate pel genere umano, per cui un privato domina privati non rei di alcuna colpa, ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi...