L’accento melodico (o accento musicale) è un accento di parola (➔ accento) in grado di dare rilievo alla sillaba prominente per mezzo di una particolare configurazione melodica, cioè una variazione di [...] rassegna critica di studi sull’accento latino e sullo studio dell’accento, «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Lettere, storia e filosofia» serie 2a, 31, pp. 199-246.
Malmberg, Bertil (1974), Manuel de phonétique générale. Introduction a ...
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CONTOLI, Francesco
FF. R. de' Angelis
Figlio di Marcantonio e di Francesca Rezia, nacque il 22 dic. 1728 a Castelbolognese (Ravenna), nella parrocchia di Casalecchio. Dopo aver compiuto i primi studi [...] e ritratti di XXIV uomini illustri romagnoli, Forlì 1834, p. 90; F. Lanzoni, Alcune mem. di maestri di belle lettere del Seminario di Faenza, in Inscriptiones carmina orationes F. Baldassarrii, Faventiae 1894, pp. 319 ss.; G. Natali, IlSettecento, I ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] corrente il simbolo ∞ (che in un primo tempo venne adoperato per indicare l’uguaglianza, ed è una deformazione delle prime lettere della parola aequalis); si scrive pertanto:
limx→x0 f(x) = + ∞, ovvero limx→x0 f(x) = − ∞.
Nel caso di una funzione ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] presentare poesie in gallego è di per sé un evento rivoluzionario nella Spagna di Franco e che preannuncia il definitivo risveglio delle lettere negli anni 1950, in cui appaiono le opere di poeti come C.E. Ferreiro e Á. Cunqueiro, accanto a quelle di ...
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LESSICOLOGIA
Mario Alinei
. Differenziatasi dalla lessicografia nel corso di questo secolo, la l. si è sviluppata soprattutto come studio della struttura e della storia del lessico, in opposizione alla [...] (1942), pp. 64-192; C. Messi, Contributi alla storia della più antica lessicografia italiana, in Atti del R. Ist. Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, CII, ii (1942-43), pp. 589-620; B. Migliorini, Che cos'è un vocabolario?, Firenze 1951; R. Hallig, W ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] anche in altre modalità di trasmissione (scrittura tradizionale e scrittura mediata dal computer) in testi informali: lettere private, annunci, avvisi, messaggi, ecc.
Il registro colloquiale è presente anche nella stampa giornalistica (titolo di ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] 21 gennaio 2011)
(g) La virgola si usa prima e dopo il ➔ vocativo, e quindi anche, tipicamente, in quelli che aprono le lettere:
(23) Ci dica, caro professore, che cosa pensa della riforma universitaria
(24) Caro amico, è molto che non ti scrivo
Tale ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] più volte, sia nelle interazioni faccia-a-faccia sia, appunto, in quelle telefoniche.
Nella comunicazione epistolare (➔ lettere e epistolografia), in cui le formule di saluto erano tradizionalmente elementi di chiusura imprescindibili, esse sono ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] della variabilità linguistica nell’esperienza dell’ALS, Palermo, Centro studi filologici e linguistici siciliani, Facoltà di lettere e filosofia.
Lausberg, Heinrich (19762), Linguistica romanza, Milano, Feltrinelli, 2 voll., vol. 1° (Fonetica) (ed ...
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L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] ), ‘Che sia ben chiaro ciò di cui parli’: riprese anaforiche tra chiarificazione e semplificazione, «Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell’università di Cagliari» 7, pp. 367-389.
Berruto, Gaetano (1993), Italiano in Europa oggi: ‘Foreigner ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...