L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] che ha appreso essere doppie nella scrittura (➔ doppie, lettere), non altrettanto avviene con [ʎ] e [ɲ], «vomitare»; restrizione, ad es., in camera, che significa «camera (da letto)», ma non «sala (da pranzo, di soggiorno)»; o diversità, come in ...
Leggi Tutto
La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] )
(9) Scriver bene può intendersi in due maniere, cioè scrivere elegantemente o vero carattere ben formato (Alessandro Tassoni, Lettere)
(10) Lo stesso diremo dell’aria e che ella nel dilatarsi occupi 173 spazi (Lorenzo Magalotti, Saggi di naturali ...
Leggi Tutto
BERTOLUCCIO (Bertolaccio)
Maurizio Dardano
Il suo nome compare per la prima volta in un atto di vendita del 1310,dove è ricordato come "magister Bertholacius doctor gramatice filius quondam Bondi civis [...] . ital., LXVI (1915), p. 314; G. Livi, Dante e Bologna. Nuovi studi e documenti, Bologna 1921, pp. 71 a.; G. Zaccagnini, Lettere ed orazioni di grammatici dei secc. XIII e XIV, in Archivum Romanicum, VII(1923), pp. 520 s., 530-532; L.Frati, I "Flores ...
Leggi Tutto
(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] sociale sono i temi dominanti della folta schiera di scrittori riunitisi negli anni 1950 intorno alla rivista al-Ādāb («Le lettere», 1953): la letteratura si volge essenzialmente verso l’impegno sociale e politico. Il romanzo e la novella, due generi ...
Leggi Tutto
Astronomia
Stella v. o, semplicemente v., è ogni stella il cui splendore non rimane costante nel tempo. Vengono considerate v. soltanto le stelle soggette a variazioni di luminosità intrinseche: non rientrano [...] di variabilità di x; gli elementi di I si diranno i valori della x. Per le costanti si usano per lo più le prime lettere dell’alfabeto: a, b, c; con significato in un certo senso intermedio fra v. e costante è usato anche il termine parametro; più ...
Leggi Tutto
Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] che in italiano si è stabilizzato come fricativa palatoalveolare (š) e che la nostra ortografia seguita a indicare con le due lettere originarie (a cui, quando segua a, o, u, s’aggiunge una i con valore di segno diacritico). La fricativa š, qualunque ...
Leggi Tutto
Nell’uso moderno, attestato solenne di un’accademia, dell’autorità sovrana o di altro organo, con cui si accorda un privilegio, un titolo (d. di nobiltà, di onorificenza, di benemerenza ecc.), o documento [...] quella che riproduce scrupolosamente l’originale antico, manoscritto o codice, nella sua ortografia precisa, rispettando di esso tutti i particolari di forma come abbreviazioni, punteggiatura, ed eventuali errori di lettere e di spazieggiatura. ...
Leggi Tutto
Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] sembra essersi ridestata una sensibilità normativa, in precedenza latente o confinata nella scuola. I giornali pubblicano lettere che lamentano il cattivo uso della lingua, hanno grande successo commerciale manuali di divulgazione grammaticale o di ...
Leggi Tutto
Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] all’italiano, scrive nelle sue Observations sur l’art de traduire: «Di tutte le lingue moderne coltivate dagli uomini di lettere, l’italiano è la più variata, la più flessibile», rispetto alla rigidità del francese. Per Voltaire, l’italiano è libero ...
Leggi Tutto
In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] Bellezze della Commedia di Dante Alighieri, a cura di A. Marzo, Roma, Salerno Editrice, 3 voll.
Giordani, Pietro (1937), Lettere, in Id., Opere, a cura di G. Ferretti, Bari, Laterza, 2 voll.
Salviati, Leonardo (1810), Avvertimenti della lingua sopra ...
Leggi Tutto
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...