Uomo politico e storico (Messina 1808 - Napoli 1877); ufficiale borbonico dal 1829, dovette dimettersi nel 1839 perché sospetto di liberalismo. Intendente costituzionale all'Aquila nel 1848, riparò dopo [...] il 15 maggio in Toscana, ove fu ministro della Guerra (25 ott. 1848-28 febbr. 1849). In Piemonte dal 1852 al 1860, ebbe il comando della guardia nazionale a Napoli dopo l'ingresso di Garibaldi e fu deputato ...
Leggi Tutto
La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] e Filippo il Bello, Giovanni da Parigi pronuncia la famosa formula: populo faciente et Deo inspirante che anticipa quella del costituzionalismoliberale per cui il re è tale "per grazia di Dio e volontà della nazione".
Sullo svolgimento delle teorie ...
Leggi Tutto
Nacque il 10 agosto 1810 a Torino, capoluogo allora d'un dipartimento dell'impero napoleonico. Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre, Michele, [...] il d'Azeglio, assalito dai clericali e non difeso dai liberali, si trovò presto costretto a dimettersi nuovamente e a Fate l'Italia, e sono con voi: se no, no. E ai costituzionali dice: Pensate a fare l'Italia e non ad ingrandire il Piemonte: siate ...
Leggi Tutto
(XII, p. 983; App. I, I, p. 517; II, I, p. 788; IV, I, p. 594)
Filosofia e teorie generali. − Il lungo dibattito tra giuspositivismo e giusnaturalismo che nei primi due decenni del dopoguerra ha impegnato [...] (1972), Dall'antico regime al 1848 (1974), Storia costituzionale d'Italia. 1849-1948 (1974), Unità nazionale e nei confronti del pensiero e della società del liberalismo.
Questa impostazione è particolarmente esplicita nella produzione più ...
Leggi Tutto
PIO IX papa
Alberto Maria Ghisalberti
Nato a Senigallia il 13 maggio 1792, morto a Roma il 7 febbraio 1878. Uscito da famiglia marchigiana di modesta agiatezza e di modesta nobiltà, Giovanni Maria Mastai [...] -novembre 1848); ma i provvedimenti energici del nuovo ministro, intesi a rafforzare il governo costituzionale, la sua severità, il suo liberalismo dottrinario, guizotiano, gli eccitarono contro e l'odio degli esaltati e l'antipatia dei reazionarî ...
Leggi Tutto
Il Partito nazionale fascista. - L'organizzazione del P.N.F. - L'organizzazione del P. N. F. è determinata dallo statuto del Partito, che è approvato con decreto reale su proposta del capo del governo, [...] contava al 28 ottobre 1937, 2.152.240 iscritti.
Per la posizione costituzionale del P. N. F. e del segretario del Partito e per le perciò la fine, del regime democratico-liberale e del liberalismo economico-politico è ormai proclamata chiaramente da ...
Leggi Tutto
Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] un affetto non meno vivo di quello dei nazionali. Alla liberalità nelle relazioni sociali si unisce quella delle leggi e così epoca ha i suoi primi prodromi al tempo dell'organizzazione costituzionale (1853-1862), ma si precisa e si chiarisce soltanto ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] il settembre, con la chiamata al potere di Pellegrino Rossi, inviso non meno ai reazionarî, per il suo lealismo costituzionale, che ai liberali, per la sua ostilità al governo di Carlo Alberto e alle trattative iniziate da questo per una lega degli ...
Leggi Tutto
POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] Montesquieu e Vico. L'influsso del primo è immenso. Il costituzionalismo inglese, ch'egli ebbe agio di studiare, per quanto da quello italiano in specie: G. De Ruggiero, Storia del liberalismo europeo, Bari 1925; I. Petrone, La filosofia politica ...
Leggi Tutto
SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] dopo il rilancio tentato dall'Associazione per la riforma costituzionale fondata nel 1984, tuttora lontano dall'essere concluso PLR 44 seggi, PSD 41, PPD 37, UDC 25, Partito liberale 10, Verdi 14, Landesring der Unabhängigen (LdU) e partito evangelico ...
Leggi Tutto
liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...