CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] far parte del "gruppo di competenza" per la riforma costituzionale (maggio 1923), della Commissione dei quindici per l' del voto plurimo. Nel processo di smantellamento dello Stato liberale e di edificazione dello Stato autoritario, il C. svolse ...
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BIANCHI, Michele
Alceo Riosa
Nato a Belmonte Calabro (Cosenza) il 22 luglio 1883 da Francesco e da Caterina Debonis, seguì il liceo a Cosenza, e si iscrisse alla facoltà di legge di Roma, interrompendo [...] realizzazione di uno Stato fascista profondamente diverso da quello liberale. In questo quadro, le trattative politiche erano per sulla necessità di abbinare alla riforma elettorale quella costituzionale che, secondo i suoi progetti, doveva essere ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] equilibrio tra spirito rivoluzionario e riformismo costituzionale, tra alternativa repubblicana ed evoluzione democratica a investire gli stessi capisaldi dell'economia classica liberale, cui venne opponendo la concezione degli interventi ...
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CERUTTI, Giuseppe Antonio
Marie-Ange Maire-Vigueur
Nacque a Torino il 13 giugno 1738. Dopo aver compiuto brillanti studi presso i gesuiti di Torino, nel 1752 egli entrò nel noviziato della Compagnia [...] Rivarol e i costumi della società aristocratica, il cui liberalismo gli sembrava di pura facciata, lo fecero definitivamente le peuple pour l'entraîner", difesa della monarchia costituzionale, indipendenza dai partiti e dalle consorterie. Lo spirito ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] socialismo, e partecipò alla illusione, quasi generale tra gli esponenti del liberalismo, che il movimento fascista potesse essere incanalato nelle normali vie costituzionali. Il dilagare, tuttavia, delle violenze fasciste e la manifesta impotenza ...
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CORDOVA, Filippo
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Aidone (Caltanissetta) il 1° maggio 1811 da Francesco e da Giuseppa Cordova, discendenti entrambi dal nobile catalano Pedro de Cordova y Aguilar. Affidato [...] approfondiva intanto la conoscenza della lingua e del sistema costituzionale inglesi. Nel 1838, dopo un lungo viaggio di radicalismo, si muove pur sempre nell'ambito del liberalismo ottocentesco; e i suoi non rari interventi contro gli interessi ...
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BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] suo punto di vista, che gli attirò le critiche dei liberali, fu accolto in una riunione cui partecipò anche il . In particolare, sulla parte che il B. ebbe nel regime costituzionale del 1820-21, M. Carrascosa, Mémoires sur la révolution du Royaume ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] a Costanza che faceva del papa poco più di un monarca costituzionale, dando alla Chiesa quella che è stata definita una costituzione inaccessibile, non era immune da un certo tipo di liberalismo "veneziano". Nel 1439 venne accusato a Basìlea di essere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] 39; G. De Francesco, Funzioni della pena e limiti della coercizione [...], pp. 611-61; L. Lacchè, La penalistica costituzionale e il 'liberalismo giuridico' [...], pp. 663-95; F. Colao, Il principio di legalità nell'Italia di fine Ottocento [...], pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] che l’autore non ha potuto revisionare. È però un’opera influente che contribuì a consolidare la cultura costituzionale di stampo liberale, al di là dei profili esegetici e della dimensione contingente (la Charte del 1830 e la monarchia orleanista ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...