Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] di Carlo X, della casa dei Borboni, e portava al trono Luigi Filippo d’Orléans, fautore di un governo liberale e costituzionale, avrebbe segnato in profondità, in Italia come in Francia, la vicenda politica e religiosa di tanti autori cattolici e ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] rivoluzionari inoltre influenza profondamente le istituzioni dello Stato postrivoluzionario. I leaders di orientamento liberale cercano di istituire regimi costituzionali che promuovano l'iniziativa economica privata e limitino il potere statale; i ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] delle istituzioni ufficiali, al di là delle carte costituzionali, tutte le forme di governo sono riconducibili sostanzialmente quasi sempre formato da sacerdoti e guerrieri; nei regimi liberali esso tende a coincidere con i vertici della burocrazia e ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] diritto canonico, e alla sentenza della Corte costituzionale, che nel 1969 aveva abolito la disparità spazi della morale. Buon costume e ordine delle famiglie in Italia in età liberale, Roma 2004.
31 J. Gaudemet, Il matrimonio in occidente, cit., p ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] principi si ritrovano chiaramente recepiti dalla Carta costituzionale italiana. Agli stessi principi si ispirò la ossia perché per opposti motivi né i socialisti né i liberali furono capaci di diventare forza politica di maggioranza nell’Europa ...
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Consenso
Maurizio Cotta
Il concetto: ambiti di riferimento e significati
Il tema del consenso ricorre nelle riflessioni condotte su una pluralità di ambiti della vita sociale. Senza pretesa di completezza [...] consenso (tra governati e governanti), il regime democratico liberale ne presuppone anche una 'orizzontale': tra i soggetti government and democracy, Boston 1950² (tr. it.: Governo costituzionale e democrazia, Vicenza 1963).
Friedrich, C. J., Man ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] in attivo e libero pluralismo, all’interno di un quadro unitario fornito dai principi costituzionali. Queste politiche sono declinate in modalità diverse: come terza via liberal – se la società è vista come ormai scomposta in individualità e se si ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] , Göttingen 19682 (tr. it.: Per una nuova storia costituzionale e sociale, a cura di P. Schiera, Milano 1970 in Concezioni del bene e teoria della giustizia. Il dibattito tra liberali e comunitari in prospettiva pedagogica (a cura di G. Dalle Fratte ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] del dibattito odierno circa le ‘premesse sostanziali’, necessarie alla vita delle istituzioni liberali e democratiche. In un saggio del 1967 il costituzionalista tedesco cattolico Ernst Wolfgang Böckenförde ha formulato un ‘motto’ che, forse al ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] In questo modo si è giunti al sistema costituzionale britannico e Stephen prevede che l'umanità, rendendosi un'impostazione evoluzionistica per approdare all'idea che l'evoluzionismo liberale, che restava il loro punto di riferimento, per non ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
giornalepartito
(giornale-partito, giornale partito), loc. s.le m. Giornale d’opinione che si propone come catalizzatore degli interessi dei propri lettori, alla stregua di un partito politico. ◆ Quando [Eugenio] Scalfari legittima il ruolo...