Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di c. si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni [...] calvinista riprende alcune tesi fondamentali del luteranesimo (la Scrittura come unica regola di fede, la negazione del liberoarbitrio, la giustificazione per fede senza le opere), aggiungendovi le dottrine elaborate da Calvino, che fanno perno ...
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Erudito e letterato (Verona 1675 - ivi 1755). Fu uno dei più tipici rappresentanti del preilluminismo italiano. Membro dell'Arcadia (1698), era animato da un profondo interesse per il teatro: scrisse opere [...] greci e latini; Istoria diplomatica (1727); Istoria teologica delle dottrine ... in proposito della divina grazia, del liberoarbitrio e della predestinazione (1742), in polemica con i giansenisti; Dell'impiego del denaro (1744); Della formazione de ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] con forme speculative intorno ai problemi fondamentali dell’uomo e della religione: tipico l’impegno sul problema del peccato, del liberoarbitrio e della grazia. La vida es sueño è il dramma tipico di uno stato di coscienza che sottintende la crisi ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] , complementare, come il dialogo precedente, al De natura deorum, nel quale si dibatte la questione del contrasto fra destino e liberoarbitrio. Ancora del 44 è l'operetta Laelius de amicitia. Si sono perduti i due libri del De gloria scritti nel ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] della g. entra in una nuova fase. Per Lutero il peccato originale ha intrinsecamente corrotto la natura umana, togliendole il liberoarbitrio e la capacità di operare il bene: l’uomo non può disporsi alla giustificazione con le opere buone, ma questa ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] o automatico) quando il soggetto è in certa misura un libero agente. Per alcune scuole il comportamento volontario è il prodotto di un liberoarbitrio; altre scuole assumono un atteggiamento più determinista; altre ancora svolgono fondamentalmente ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] il principio luterano della giustificazione per la sola fede, indipendentemente dalle opere, e affermando il valore del liberoarbitrio persistente anche dopo il peccato originale. Anche nel campo della riforma disciplinare il concilio svolse opera ...
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Religione ebraica, complesso delle credenze e della cultura degli Ebrei. È una delle più antiche religioni monoteistiche, dalla quale è derivato anche il cristianesimo e il cui nucleo originario risale [...] una civiltà vera e propria. La frequentazione con il testo sacro ha sviluppato una coscienza dell'umanità in cui il liberoarbitrio e l'onniscienza divina convivono senza cadere in contraddizione.
Centrale, nel pensiero dell'ebraismo, è l'idea della ...
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Pseudonimo del drammaturgo spagnolo Gabriel Téllez (Madrid 1579 - Soria 1648). Poco si sa della sua vita: fu frate mercedario, studiò ad Alcalá e visse a Guadalajara, a Toledo, a Santo Domingo, in Catalogna, [...] dell'intreccio e d'ogni lusinga spettacolare per concentrarsi tutta sul problema teologico del peccato e della dannazione, del liberoarbitrio e della grazia. L'opera segna un superamento del teatro di Lope de Vega anche dal punto di vista della ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] antiprotestante: nelle Réflexions sur le protestantisme dans son rapport avec la souveraineté metteva infatti in relazione il liberoarbitrio dei riformatori religiosi con lo spirito rivoluzionario. Compose le sue opere maggiori in Russia: le Soirées ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
arbitrio
arbìtrio s. m. [dal lat. arbitrium, der. di arbĭter «arbitro»]. – 1. Capacità di scelta nell’operare e nel giudicare: fare, agire, comportarsi, regolarsi secondo il proprio a.; rimisero tutto all’a. del direttore; in filosofia, libero...