CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] sulla base di criteri scelti e combinati poi liberamente in funzione delle soluzioni da dare ai problemi ", August 26, 1936 (tr. it.: L'Arte e lo Stato, in Stato e mercato nel settore culturale, a cura di G. Pennella e M. Trimarchi, Bologna: Il Mulino ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] di Marx, che la incardina al principio della proprietà - libera e negoziabile - dei mezzi di produzione e a un livello castello o la campagna, e i cui cavalli servono a trasportare merci, non a cacciare o a combattere. Ma l'esemplare autentico di ...
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ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] delle nuove forme associative è la borghesia, cresciuta poco a poco nei 'borghi' all'epoca dei liberi Comuni, fiorita con l'aprirsi dei mercati nel Cinque-Seicento ed esplosa in seguito con la prima rivoluzione industriale. È solo quando certi ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] un magistrato per mantenere l'ordine in una piazza di mercato con giurisdizione su tutte le persone presenti, o sarebbe meglio primo uso del termine burocrazia in uno scritto sulla libera esportazione dei cereali: "Siamo ossessionati dall'idea del ...
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Poverta
Irma Adelman
Nicola Negri
di Irma Adelman, Nicola Negri
POVERTÀ
Economia di Irma Adelman
Definizione del concetto
La povertà è uno stato di indigenza assoluta o relativa, e include oltre [...] protezione contro i rischi di povertà e di disoccupazione. Anche il povero deve accettare di essere un libero cittadino. Le leggi di mercato rendono il confine della società strutturalmente impraticabile. Delle due l'una: o si riesce con le proprie ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] domanda perché, come insegnava J.-B. Say, "i prodotti si scambiano con prodotti". Il consumatore è sempre libero sul mercato, sa quello che vuole e si comporta razionalmente per ottenerlo.
Naturalmente, non mancano rigorose obiezioni a questa linea ...
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DROGA
Augusto Palmonari e Pino Arlacchi
Droga
di Augusto Palmonari
Droghe, farmaci e medicamenti
Il termine droga ha ormai assunto un significato sinistro per l'opinione pubblica, che ogni giorno [...] . Non è corretto assimilare, egli sostiene, il tempo libero dalle attività professionali al tempo dedicato al loisir: nel e può essere definita come il momento nel quale sia il mercato che il problema della droga assumono una dimensione europea e ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] (v. Finke e Stark, 1992).
Questa 'situazione di mercato' fa sì che le varie religioni non solo si trovino morale, sociale e razionale. Come già aveva affermato Kant, l'uomo è libero di contrastare i propri impulsi, ed è ciò a farne un essere morale ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] poiché il pubblico colto, pur avendo il diritto-dovere di esprimere liberamente il proprio punto di vista sui più vari problemi - punto di un prodotto delle democrazie mature e delle economie di mercato, sono stati 'paracadutati' in democrazie in via ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] proprio perché i suoi segni congelavano la realtà, la liberavano dal suo divenire nel tempo e la trasformavano in qualcosa testo dopo la prima e unica visione. Questo significa che il mercato dei titoli, una volta che il cinema si è affermato come ...
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mercato s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto di determinati prodotti e dove normalmente...
libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...