Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] eguaglianza di fronte alla legge e nei diritti dilibertà (garanzie giudiziarie, libertàdi coscienza, libertàdi iniziativa squilibri dell'economia di mercato e ridurre le diseguaglianze sociali. Per altro verso, anche nel pensiero liberale si è ...
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Filosofo (Tropea 1770 - Napoli 1846). Fece i suoi studî prima nel seminario di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea, sotto la direzione di G. A. Ruffa e di I. Barone; dal 1831 prof. all'univ. di [...] il dominio francese, e pubblicò due opuscoli sulla libertà individuale quando (1820) fu concessa la Costituzione. Italiani, attraverso acute analisi ed esposizioni critiche, il movimento dipensiero che s'era svolto o si stava svolgendo in Europa. ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] , dagli autori che si riconoscono in questa seconda corrente dipensiero (L.-A. Blanqui, F. Buonarroti, F.-N tutto da giocarsi nella prospettiva di una meta, quella del contemperamento fra i principi dilibertà e di uguaglianza, tutt’altro che ...
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Indirizzo dipensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] e cioè riconoscendo che l’indeterminismo, l’affermazione della libertà, è una concezione più favorevole a promuovere un’azione problemi di cui non è possibile una decisione strettamente teorica, ma per l’intero processo dipensiero e di conoscenza ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] ’ambito del pensiero sociologico, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, si tentò di restituire al separazione tra Stato e Chiesa, la tolleranza religiosa e la libertàdi culto) una s. dei principi del cristianesimo evangelico. Anche ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] il vario sviluppo che il pensiero romantico, a opera soprattutto di Novalis, di F. e C. Schlegel, F. Schleiermacher, Schelling, andò via via assumendo, il presupposto costante è il sentimento cosciente della libertà dello spirito come spontaneità ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensierodi J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] , e sviluppando il loro atteggiamento politico scrive violentemente contro le libertà gallicane (De la religion considérée dans ses rapports avec l'ordre politique et civil, 1825-26). Ma il pensierodi La M. subisce ora una trasformazione: mentre da ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] di una libertà autentica. Questa libertà F. la denomina irrassegnazione. Essa arriva persino al punto di sfidare la volontà di Dio e le leggi dell’etica che stringono l’uomo. «Si tratta di vivere la propria ricerca fuori delle categorie del pensiero ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] sono sostenuti con motivi del pensiero illuminista. Pregato dalla comunità ebraica di Alsazia di adoperarsi in loro favore per propria fede era accompagnata da così energica rivendicazione della libertàdi coscienza che Kant se ne entusiasmò fino a ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] errore e la servitù, che altro non sono che la verità e la libertà dello stadio precedente. In tal modo tutto, nella storia, è giustificato: , quale valore poteva avere la storiografia? Opera dipensiero, critica, essa ora si trovava dinnanzi all' ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
pensiero unico
loc. s.le m. Omologazione, assenza di differenziazione nell’ambito delle concezioni e delle idee politiche, economiche e sociali. ◆ La sostanziale omologazione dell’alta tecnocrazia delle banche, dei ministeri e della burocrazia...