CARDOINI, Andrea
Valerio Marchetti
Nato a Ginevra presumibilmente dopo il 1590, da Camillo di Cesare, proveniva da una nobile famiglia napoletana, i baroni di Parete, ascritta al "seggio" di Nido, esulata [...] e impossessarsi del potere politico cittadino. Dalla fabbrica, dell'immaginazione antilibertina del C. (che identifica il libertinismo nella Riforma protestante) esce così, ed è strettamente funzionale al compimento del suo specimen ideale della ...
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TURRINI (Turini), Giovanni Maria
Mario Infelise
TURRINI (Turini), Giovanni Maria. – Nato nel 1611, era figlio di Pietro (1590 ca.-1646), originario del territorio bresciano, al pari di molti altri librai [...] sarebbero state sue. Può essere collocata quindi all’interno di un conflitto sotto traccia esistente tra anime diverse del libertinismo veneziano l’accusa che venne rivolta a Turrini nell’agosto del 1655, proprio mentre si concludeva l’edizione delle ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] ss.; E. Garin, Da Campanella a Vico, in Atti del Convegno int. sul tema: Campanella e Vico, Roma 1969, p. 20; G. Costa, La fortuna europea della filosofia colonnese, in Il libertinismo in Europa, a cura di S. Bertelli, Milano-Napoli 1980, pp. 417-33. ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] una vigorosa tradizione morale" e quindi "ad una interpretazione severa dei lumi, aliena in parte da quella degli eredi dei libertini di Francia" (36).
L'illuminismo veneto vive, è forte, fecondo di idee e di filosofi generosi ed intelligenti, ma ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] 1695, all'Accademia degli Uniti di Napoli, la quale annoverava tra i propri membri personaggi in odore di libertinismo e anticurialismo. Forse è da porre in relazione con queste frequentazioni la notizia, riportata dal Maurodinoia (Orazione…, Fondo ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] e universalismo. Nell'ambito di tali idee, il G. attribuiva grande importanza alla cosiddetta "ipotesi di Beverland", il libertino olandese che aveva sostenuto (nel 1678) che il peccato originale era consistito nella cognizione carnale di Eva da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Assimilato – dal Girard dei Synonymes françois – alla figura del bandito e a quella del [...] a Laclos
Il lettore che apre le prime pagine della Storia della mia vita di Giacomo Casanova può gustare l’autoritratto del grande libertino, definito nel paradosso di chi dichiara di essere stato allievo di se stesso e si fa un dovere di amare il ...
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PERRONE, Ettore
Paola Bianchi
PERRONE, Ettore. – Nacque a Torino il 12 gennaio 1789, terzogenito del conte Carlo Giuseppe (1764-1836) e di Paola Argentero di Bersezio (1765-1835). Venne battezzato nella [...] Accademia delle scienze), in cui condannava l’antica pratica del duello come una forma non tanto di coraggio, quanto di libertinismo e depravazione: ogni forma di violenza, nel suo pensiero, doveva rispondere a una giusta causa, come quelle in cui si ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] Messina-Firenze 1973 (sul quale vedi la rec. di A. Fallico, in Italianistica, IV[1975], I, pp. 199-200), e G. Compagnino, Tematica libertina e satira del dispotismo in G. B. C.,in Letter. ital., Storia e testi, a cura di C. Muscetta, VI, 2, Roma-Bari ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] la politica, in Rivista di filosofia, XLI (1950), pp. 3-30 (poi in Riforma cattolica e filosofia moderna… cit.); La crisi libertina e la ragion di Stato, in Cristianesimo e ragion di Stato. L’umanesimo e il demoniaco nell’arte, Atti del II Congresso ...
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libertinismo
s. m. [der. di libertino]. – Atteggiamento libertino, soprattutto nel sign. filosofico e religioso; in partic., l’insieme delle posizioni critiche assunte da intellettuali del sec. 17° rispetto alle tradizioni e ai valori etico-religiosi:...
libertino
agg. e s. m. [dal lat. libertinus, der. di libertus «liberto»; nei sign. moderni, dal fr. libertin]. – 1. In Roma antica, termine che qualificava la condizione dei liberti (condizione libertina) e, come sost., indicava il liberto...