GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] 1695, all'Accademia degli Uniti di Napoli, la quale annoverava tra i propri membri personaggi in odore di libertinismo e anticurialismo. Forse è da porre in relazione con queste frequentazioni la notizia, riportata dal Maurodinoia (Orazione…, Fondo ...
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GERBI, Antonello
Roberto Pertici
Nacque il 15 maggio 1904 a Firenze, figlio primogenito di Edmo, agente di cambio, e della veneziana Iginia Levi.
La famiglia paterna, dedita ad attività bancarie, apparteneva [...] e universalismo. Nell'ambito di tali idee, il G. attribuiva grande importanza alla cosiddetta "ipotesi di Beverland", il libertino olandese che aveva sostenuto (nel 1678) che il peccato originale era consistito nella cognizione carnale di Eva da ...
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PERRONE, Ettore
Paola Bianchi
PERRONE, Ettore. – Nacque a Torino il 12 gennaio 1789, terzogenito del conte Carlo Giuseppe (1764-1836) e di Paola Argentero di Bersezio (1765-1835). Venne battezzato nella [...] Accademia delle scienze), in cui condannava l’antica pratica del duello come una forma non tanto di coraggio, quanto di libertinismo e depravazione: ogni forma di violenza, nel suo pensiero, doveva rispondere a una giusta causa, come quelle in cui si ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] Messina-Firenze 1973 (sul quale vedi la rec. di A. Fallico, in Italianistica, IV[1975], I, pp. 199-200), e G. Compagnino, Tematica libertina e satira del dispotismo in G. B. C.,in Letter. ital., Storia e testi, a cura di C. Muscetta, VI, 2, Roma-Bari ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] la politica, in Rivista di filosofia, XLI (1950), pp. 3-30 (poi in Riforma cattolica e filosofia moderna… cit.); La crisi libertina e la ragion di Stato, in Cristianesimo e ragion di Stato. L’umanesimo e il demoniaco nell’arte, Atti del II Congresso ...
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FOSCARINI, Antonio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 27 ag. 1570, terzogenito di Nicolò di Alvise del ramo di S. Polo, e di Maria Barbarigo di Antonio, sposatisi nel 1556. Dall'unione nacquero altri [...] tuttavia, insidiose, anche le critiche e le insinuazioni sul suo stile diplomatico, sulla sua vita privata, su un presunto libertinismo. A causa del ritardo del successore, il conservatore Giorgio Giustinian, il F. fu trattenuto ancora a lungo a ...
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PINELLI, Gian Vincenzo
Marco Callegari
PINELLI, Gian Vincenzo. – Nacque a Napoli nel 1535, figlio di Cosmo e di Clementina Ravascheria. Il padre, genovese di origine, si era trasferito a Napoli per [...] adottò pienamente il suo modus operandi, trasferendolo dal contesto culturale italiano ancora di stampo umanistico a quello del libertinismo erudito europeo. Pinelli infatti – come del resto lo stesso Peiresc – non fu autore di nessuna opera: i suoi ...
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ZUCCOLO, Ludovico.
Vinzenzo Lavenia
– Nacque a Faenza il 18 settembre 1568 da Alessandro, membro del patriziato cittadino.
Dopo la nascita di Ludovico, Alessandro fu incriminato durante l’azione repressiva [...] C. Ginzburg, Una testimonianza inedita su L. Z., in Rivista storica italiana, LXXIX (1967), pp. 1122-1128; B. Nediani, L. Z. libertino?, in Studi romagnoli, XIX (1968), pp. 369-378; Convegno di studi in onore di L. Z. nel IV centenario della nascita ...
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CESTONI, Giacinto (Diacinto)
Ugo Baldini
Nacque il 10 maggio 1637 (fu battezzato il 13) a Santa Maria in Giorgio, oggi Montegiorgio (Ascoli Piceno), da Vittorio, in una famiglia di modesta condizione. [...] brevi e caute ma inequivoche quanto al senso. Un certo suo tepore nella pratica del culto lo rese sospetto di libertinismo filosofico, mentre in realtà il suo atteggiamento fu quello di un'accettazione della tradizione, sia pure disincantata e su ...
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VANINI, Giulio Cesare
Francesco Paolo Raimondi
– Nacque a Taurisano (Lecce) nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1585 da Giovan Battista (1514-1606), sovrintendente prima dei Gattinara Lignana duchi [...] introduttiva, in G.C. Vanini, Tutte le opere, cit., pp. 7-313; Marcial Caballero, Jules-César V.: Averroïsme de Padoue et pensée libertine, Paris 2016; utili sono altresì gli Atti dei tre Convegni di studi a cura di F.P. Raimondi: G.C. V. e il ...
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libertinismo
s. m. [der. di libertino]. – Atteggiamento libertino, soprattutto nel sign. filosofico e religioso; in partic., l’insieme delle posizioni critiche assunte da intellettuali del sec. 17° rispetto alle tradizioni e ai valori etico-religiosi:...
libertino
agg. e s. m. [dal lat. libertinus, der. di libertus «liberto»; nei sign. moderni, dal fr. libertin]. – 1. In Roma antica, termine che qualificava la condizione dei liberti (condizione libertina) e, come sost., indicava il liberto...