Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] ; il cubito tolemaico di 52,5 cm; il piede romano. Su una stessa mensa proveniente dal mercato augusteo di Leptis Magna (Libia) sono incisi i modelli metrici per il cubito punico structorius, il piede romano e il cubito tolemaico. I maggiori edifici ...
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Le Paleoscienze. La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Giorgio Manzi
Loretana Salvadei
La conoscenza del corpo umano nella preistoria
Il nostro corpo rappresenta certamente una fra le più [...] di un riparo sottoroccia del Tadrart Acacus, massiccio montuoso che si erge tra le dune del deserto sudoccidentale della Libia, noto per gli straordinari documenti archeologici messi in luce da Fabrizio Mori a partire dagli anni Cinquanta del XX ...
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BARTOCCINI, Renato
Sergio Rinaldi Tufi
Nacque a Roma il 25 ag. 1893, da Goffredo, artigiano, e da Marianna Balducci. Compì i suoi studi a Roma ed era ancora studente universitario quando partì volontario [...] Etrusco-Italiques, XXXI (1963), pp. 9-12.
A partire dal 1952, fu ancora a capo di una missione archeologica in Libia: lavorò a Leptis Magna nel foro severiano e nel porto, e studiò a Sabratha monumenti esplorati durante i suoi precedenti soggiorni in ...
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HALBHERR, Federico
G. Schingo
Nacque a Rovereto il 15 febbr. 1857, da Giovanni Battista, "possidente", e da Rosa Fontana. L'H. frequentò il ginnasio, con ottimi risultati, nella città natale, nel Trentino [...] , in Ann. della Scuola archeologica di Atene, LV [1977], pp. 13-296).
Al 1899 risaliva l'interesse dell'H. per la Libia e in particolare per la zona di Cirene. Nel 1909 era stato concesso il diritto di scavo a una missione statunitense guidata da R ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] non ha nulla che derivi dalla tradizione mesopotamica, ma ricava le sue informazioni da commerci e nomadismo, e spazia dalla Libia e dall'Etiopia fino alla Scizia, dal Mediterraneo fino all'Oceano Indiano (Tav. VII e Tav. VIII).
10. La misurazione ...
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TRITONE (Τρίτων, Triton)
E. Paribeni
Divinità marina a figura almeno a metà pisciforme, che nelle figurazioni più antiche è difficile distinguere con sicurezza da altre personalità di natura affine, [...] ci parla con un certo dispregio dei Tritoni di tutte le fontane. Riflessi ne giungono sino all'arte del Gandhāra.
Del T. di Libia sappiamo da un passo di Apollonio Rodio (Arg., v, 1610) che aveva anch'esso due code e che una sua immagine di culto ...
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CADICE (τὰ Γάδειρα, Gades)
A. García y Bellido
Secondo la tradizione storica (accettata dalla critica), la città sorse come colonia di Tiro poco prima del 1101 a. C. Il nome primitivo è Gadir che, in [...] portavano i prodotti andalusi ai porti di Puteoli e Dikaiarcheia, dove figuravano come le più grandi che arrivassero dalla Libia (Strabone), ed essi dovevano sfruttare le industrie della pesca e delle conserve di C. e dell'Algarve portoghese. Tutto ...
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Almandino
V. Bierbrauer
L'a., denominato così dalla città di Alabanda (od. Arabhisar) nella Turchia sudoccidentale, è la pietra dura più frequentemente adoperata nella Tarda Antichità e nell'Alto Medioevo. [...] Rosso e Alessandria, anche dai vicini giacimenti africani settentrionali dei Nasomeni, una tribù berbera nella Grande Sirte, in Libia (Roth, 1980).
Per l'area europea sudorientale dei secc. 5°-8° (Germani, Unni, Avari, Slavi, Bisanzio) non esistono ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] venti e nel 339, al tempo del Padre della Chiesa s. Atanasio di Alessandria (326-373), nelle province di Tebaide, Egitto e Libia a lui sottoposte e nella Pentapoli se ne contavano un centinaio (Atanasio, Apologia contra Arianos, 1; PG, XXV, col. 248 ...
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Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] e quello degli Andalusi, a cui si aggiungerà più tardi, in epoca marinide, un ulteriore centro, Ghadames, oasi della Libia occidentale, formata da due borghi gemelli abitati da due etnie diverse, Banu Ulid e Banu Wasit; El-Ateuf, nella Pentapoli ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...