Uomo politico italiano (Canzo 1857 - Parigi 1932). Di formazione democratica e positivista, aderì al marxismo e fu tra i fondatori della rivista Critica sociale (1891) e del Partito socialista dei lavoratori [...] possibilità dell'instaurazione pacifica del socialismo nel quadro di un generale progresso economico. Antimilitarista, avversò la guerra di Libia (1911) e l'intervento italiano nel conflitto mondiale; nel dopoguerra il suo ruolo all'interno del PSI ...
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Per iniziativa predominante del governo indiano presieduto da J. Nehru, dopo la seconda guerra mondiale, nella situazione internazionale caratterizzata dal contrapposto schieramento di blocchi - occidentale [...] Ceylon, Costa d'Oro, Egitto, Etiopia, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Irak, Iran, Laos, Libano, Liberia, Libia, Nepal, Nigeria, Pakistan, Siria, Sudan, Thailandia, Turchia, Repubblica democratica del Vietnam, Stato del Vietnam. Non ...
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GIANNINI, Guglielmo
Sandro Setta
Nacque a Pozzuoli il 14 ott. 1891 da Federico, giornalista napoletano d'origine pugliese, e dall'inglese Mary Jackson. Fondamentale, nella formazione del G., fu la figura [...] mattino e occupandosi con successo, su Il Domani, della rubrica mondana "Le Vespe" (1909). Combattente nella guerra di Libia (1911-12) e, da volontario, nella prima guerra mondiale, tornò al giornalismo come redattore capo del Contropelo, direttore ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] anche la Tunisia (dal 1881 al 1956) e il Marocco (dal 1912 al 1956), che non ha mai fatto parte dell'Impero ottomano. La Libia fu invece conquistata dall'Italia nel 1911-12 e - dopo una reggenza inglese dal 1943 al 1951 - nello stesso 1951 acquisì l ...
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DE BONO, Emilio
Elvira Valleri Scaffei
Nacque a Cassano d'Adda, in provincia di Milano, il 19 marzo 1866 da Giovanni ed Emilia Bazzi. La sua famiglia, di origine lombarda, aveva "penato sotto il giogo [...] d'Italia e nominato capo di Stato Maggiore della divisione di Novara. Qualche anno più tardi (1912) venne inviato in Libia come capo di Stato Maggiore di quella intendenza con il compito di "impiantare le basi logistiche a Misurata Marina"; partecipò ...
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FARAVELLI, Luigi
Walter Polastro
Nacque a Stradella (Pavia) il 29 ott. 1852, da Carlo e Antonia Depetrio. Nel 1866 entrò come allievo nella marina militare e ne uscì cinque anni dopo con il grado di [...] della piazza marittima di Venezia (1911).
La guerra di Libia (29 sett. 1911-15 ott. 1912) lo 1885 al 1915, Roma 1982, pp. 178-182, 184 s.; A. Del Boca, Gli italiani in Libia, Tripoli bel suol d'amore (1860-1922), Bari 1986, pp. 76, 94, 98 s., 169; ...
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(fr. Lausanne) Città della Svizzera occidentale (122.284 ab. nel 2009), capitale del cantone di Vaud, situata a 515 m s.l.m. ai piedi del M. Jorat (932 m), sulla sponda settentrionale del Lago di Ginevra. [...] guerra italo-turca (1911-12), riconobbe di fatto la conquista italiana della Libia. Il trattato stabilì lo sgombero delle truppe e dei funzionari turchi dalla Libia e, immediatamente dopo, quello degli Italiani dal Dodecaneso, l’impegno di concludere ...
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VISCONTI-VENOSTA, Emilio
Pietro SILVA
Nato a Milano il 22 gennaio 1829, morto a Roma il 24 novembre 1914, fu patriota e uomo politico eminente, che ebbe parte importantissima nella politica estera italiana [...] tra i governi di Roma e di Parigi nelle questioni della Libia e del Marocco, e costituirono la base della più ampia intesa il successo, che costituì una base importante per l'impresa di Libia del 1911. Morì nel novembre 1914, quando, scoppiata da ...
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I fatti funzionali più evidenti che, dal punto di vista geografico, definivano lo sviluppo della città circa vent'anni or sono, non hanno avuto, in relazione alla seconda Guerra mondiale, modificazioni [...] verso nord nei quartieri di abitazione di Bolognina e di Casaralta, e più a sud nei quartieri detti localmente "Libia", di via Lame e del Velodromo, ove si raccoglievano stabilimenti, depositi, ecc. Notevolmente colpite anche la via Indipendenza e ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] dieci ammessi al partenariato spiccavano l’assenza della Libia (ammessa come osservatore nel 1999) e la oscillazioni, ma se Israele, che rappresenta un’eccezione, raggiunge l’80% e il Libano tocca il 19%, l’Algeria è al 7,8%, il Marocco al 5,6 ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...