L'Ottocento: matematica. Calcolo delle variazioni
Craig Fraser
Calcolo delle variazioni
Il problema di Euler
Nel 1744 Leonhard Euler formulò il problema principale del calcolo delle variazioni nei [...] tentare di risolverle, è possibile mostrare direttamente l'esistenza di una soluzione del problema variazionale ottenendola come limite di una opportuna successione di funzioni ammissibili. Il lavoro di Hilbert inaugurò un vasto programma di ricerche ...
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Complessità algoritmica
Fabrizio Luccio
Gli studi di complessità di calcolo si sono sviluppati essenzialmente nella seconda metà del ventesimo secolo. Basati sulla formalizzazione del concetto di algoritmo, [...] l'insieme di dati e risultati possibili è Σ*, ovvero A calcola unafunzione f da Σ* su Σ*. Indicando con ℕ l'insieme dei α che corrisponde al caso pessimo, e costituisce un limite superiore alla complessità del problema poiché garantisce che P può ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] al regime di concorrenza perfetta, ottenuta con un passaggio al limite quando il numero di agenti tende all'infinito.
Il per il consumatore l'utilità è una realtà misurabile e, in particolare, unafunzione additiva (l'utilità di un paniere ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Teoria dei sistemi e controllo
Mark Aizerman
Teoria dei sistemi e controllo
La teoria del controllo si è formata, come campo di ricerca indipendente, [...] del controllore centrifugo. La forza di questo attrito è unafunzione discontinua a tratti e tenerne conto era in quegli anni si deduce il coefficiente di amplificazione all'interno di limiti assegnati.
Un altro indirizzo è connesso con la stima ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali ordinarie
Jeremy Gray
Equazioni differenziali ordinarie
Variabili reali
Durante il XVIII sec. i matematici avevano risolto un numero crescente di equazioni [...] . In quella memoria Cauchy aveva mostrato come ottenere stime per il limite superiore dei coefficienti dello sviluppo in serie di potenze di unafunzione di una variabile complessa. Nella memoria di Praga stabilì inoltre le disuguaglianze che ancora ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali ordinarie
Jean Mawhin
Equazioni differenziali ordinarie
Accanto a sostanziali progressi nella teoria delle equazioni [...] yn), e dominati, quando le y sono limitate, da unafunzione di t integrabile secondo Lebesgue. Erich Kamke (1890-1961 x'), x(a)=0, x'(a)=c,
la xk(t;c) sarà soluzione del problema ai limiti:
[30] x"=pk(t,x,x'), x(a)=x(b)=0,
se si può determinare ck ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] punto della quale è definito un vettore, che risulta quindi essere unafunzione del posto e in generale anche del tempo (cioè le sue nettamente differenti da quelle presenti a grande (al limite infinita) distanza e anche la grandezza in questione ...
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BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola di matematica dell'università di Pavia, [...] una generica forma differenziale quadratica mostrando come essi sussistano, con una completa analogia, per unafunzione di punto di una 180. Il B. dimostrò in essa che la ricerca del limite di resistenza di un corpo elastico è strettamente legata al ...
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meccanica
meccànica [Der. del lat. mechanica, dal gr. mechaniké (téchne) "(arte) delle macchine"] [MCC] Nella suddivisione tradizionale della fisica, la scienza che studia le leggi del moto dei corpi, [...] numerosi altri sistemi meccanici o elettrici, sostituendo la costante 2p con unafunzione εf(x) della x (e, in qualche caso, anche della 0 è stabile e che esistono, nel piano delle fasi, più cicli limite Cl, C₂, C₃, ..., Cn (Cl interno a C₂, C ...
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densita
densità [Der. del lat. densitas -atis, da densus "denso"] [LSF] (a) Generic., l'esser denso, il modo più o meno compatto con cui la materia è distribuita in un corpo o in un sistema (d. materiale). [...] i corpi come mezzi continui: v. limite centrale, teorema del: III 415 d. ◆ [FSD] D. locale degli stati: è la d. degli stati totale pesata con il modulo quadro della funzione d'onda dell'elettrone in una data posizione: v. superfici solide, fisica ...
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limite
lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del bosco. In questo sign., la parola è oggi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...