Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] produttiva è la prima, anche grazie alla sua regolarità. Vi si inseriscono (oltre ai succedanei dei verbi latini in -āre e (a) il raddoppiamento (caso unico tra le lingue romanze; ➔ lingue romanze e italiano) della consonante finale della radice ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] alla necessità di mettere a punto una prosa più moderna e vicina alla lingua colloquiale. Si assiste pertanto al rovesciamento degli usi del verbo già elencati nella lingua poetica, su cui prevalgono le forme moderne: sarà in luogo di fia, ecc ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] ,
e qui venire il pezzo concertato;
spesso ancor da quei barbari si vuole,
pria la musica, e dopo le parole
rincara la dose sempre all’insegna del riuso, come mostra non solo la sua lingua ma le fonti delle sue storie, quasi sempre tratte da tragedie ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] essere di tipo religioso: allora viene scelto il nome di un santo cui si è devoti, il patrono di un luogo, o il santo del giorno. nome, vale a dire un rapporto con un termine significativo della lingua, può essere un motivo di scelta, come nel caso di ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] , il linguaggio craxiano, proprio come quello dell’uomo della strada nel quale si rispecchia, predilige il registro parlato-informale, i moduli della lingua comune, citando copiosamente proverbi, detti, locuzioni popolareggianti, e dando così luogo a ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] letterarietà) e didascalicità, l’elevato grado di stereotipia assimilabile soprattutto alla lingua del doppiaggio, la forte carica eufemistica e dialettofobica, si può apprezzare il drastico rinnovamento operato dagli autori italiani della fine degli ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] che commerciale e culturale – tra i due paesi, nonché la somiglianza delle due lingue, è facile immaginare che questo tipo di scambio linguistico si sia prodotto fin da epoche remote.
Identificare un ispanismo all’interno del tessuto lessicale ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] la lotta che stiamo mettendo in atto
L’omissione del complementatore nelle oggettive è un tratto condiviso con altre lingue europee come l’inglese e il tedesco (si veda ad es. l’ingl. I wish (that) you were here «vorrei che fossi qui»). Tale uso è ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] in epoca classica come Barium dagli scrittori latini, Bárion e Báris dai greci, risale al messapico, lingua prelatina indoeuropea che si parlava in parte dell’odierna Puglia, quindi a un’epoca anteriore alla latinizzazione dell’Italia. Attraverso ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] fortuna petrarchesca risulta legata soprattutto ai Fragmenta, capolavoro fondamentale per la storia della lingua e della letteratura nazionale.
Macchie petrarchesche si registrano già nei testi di poeti coevi o immediatamente successivi (Fazio degli ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
lingua-ponte
(lingua ponte), loc. s.le f. Lingua utilizzata come veicolo di comunicazione tra persone che parlano idiomi diversi. ◆ L’italiano, parlato da oltre 56 milioni di abitanti, lingua di uno dei Paesi fondatori dell’Unione, alquanto...