Mutismo
Oskar Schindler
Il termine mutismo (dal latino mutus, "muto", voce derivata da una radice onomatopeica mu) indica l'incapacità di emettere suoni distinti e parole articolate. Vi può essere un [...] o con gli interlocutori mediante qualsiasi modalità comunicativa e principalmente con alcune modalità comunicative verbali (per es., la linguadeisegni utilizzata dai sordi, ma anche gli indotti del parlato quali lo scritto alfabetico e altri) e ...
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disprassia verbale
Disturbo del sistema nervoso centrale che comporta difficoltà di programmazione dei movimenti articolatori necessari alla produzione dei suoni, difficoltà di articolarli insieme e [...] enunciati melodiosi. Nei casi più gravi potrebbe rendersi necessario il ricorso a forme alternative di comunicazione, come la linguadeisegni. Quando la d. v. si associa a disprassia orale, vengono proposti anche esercizi specifici per potenziare l ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] di lingua, tecniche comunicative, esercizi e verifiche, Bologna, Zanichelli.
De Mauro, Tullio (1970), Tra Thamus e Teuth. Note sulla norma parlata e scritta, formale e informale nella produzione e realizzazione deisegni linguistici, «Bollettino ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] fonico-uditivo, non è parlato.
In condizioni naturali, la lingua parlata è prodotta e ricevuta in tempo reale. Ciò comporta (1971), Tra Thamus e Theuth. Uso scritto e parlato deisegni linguistici, in Id., Senso e significato. Studi di semantica ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , Isidoro di Siviglia. Il 7° e 8° sec. segnarono il vertice della crisi della cultura latina. La lingua delle carte (specialmente nelle ‘parti libere’ e non di formulario), dei documenti pubblici merovingici e longobardici, delle cronache, delle vite ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] della loro lingua, più incline al parlare figurato, laddove la linguadei transalpini, negata secondo cui «l’uomo conserva ancora, nella sua struttura somatica, il segno indelebile della sua origine da una forma inferiore» (L’origine dell’uomo, ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] la comunicazione e l'espressione verbale e dopo la forma dei simboli e deisegni che ne hanno costituito l'alfabeto. Alcune lingue però non hanno mai generato una scrittura. In tutte le lingue scritte e parlate, poi, non c'è perfetta corrispondenza ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] e sottolinguali; provvede alla sensibilità gustativa dei due terzi anteriori della lingua.
Aspetti medici
La l. può di un ristretto numero di fonemi, e le infinite frasi e segni sono combinazioni con disposizione di alcune migliaia di monemi, la l ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] e delle prime persone singolari dell’indicativo e del congiuntivo presente dei verbi di prima coniugazione sono più antiche di quelle, poi per mantenere viva l’attenzione al segno che è costitutiva della sua lingua, anche se rifiuta di codificarli ...
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SEGNI, Alessandro
Alfonso Mirto
– Nacque a Firenze il 2 aprile 1633, da Tommaso e da Maria di Bartolommeo Canigiani, seconda moglie del padre.
Proveniva da un’antica famiglia forse originaria della [...] Ménage dette alle stampe la sua opera (Le origini della lingua italiana, Parigi 1669). Per le esequie del cardinale Giovan Carlo de’ Medici» (Memorie della Famiglia de’ Segni..., c. 233v); fu uno dei deputati, con Lorenzo Panciatichi, dell’apparato e ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...