Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] meno sostanziali attinenti sia al sistema di s. sia alla forma dei singoli segni. In Anatolia, dove i cuneiformi mesopotamici sono impiegati per scrivere la lingua hittita, la scrittura sulle tavolette di argilla non presenta aspetti sostanzialmente ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] degré zéro de l’écriture, 1953; trad. it. 1982, p. 12). Lingua e stile, scrive Barthes, sono «due forze cieche; la scrittura è un differenziale che presiede all’ordinato scambio deisegni. Ma proprio perché non ha segni che lo indichino, genera senza ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] a Costantinopoli; è probabile, poi, che molti conoscessero anche altre lingue o dialetti per scopi pratici.
Uomini e idee circolavano lungo le i loro testi. Gli studenti imparavano l'uso deisegni di correzione dai maestri negli scriptoria, ma ogni ...
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Cristo
Kenelm Foster
Descriveremo e analizzeremo la figura e il tema di C. nelle opere di D., disponendole secondo il graduale sviluppo della cristologia dantesca che esse presentano. Un paragrafo conclusivo [...] e la sua umanità, in quanto si servì dell'ebraico, la lingua gratiae che, data da Dio ad Adamo, fu preservata dalla confusio di è un'esposizione sistematica dei ‛ segni ' divini nella storia di Roma, di gran parte dei quali non occorre occuparci. ...
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Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] , rivela una sua funzione riduttrice della stratificazione deisegni che l’uomo ha tracciato nel mondo nel di scritture, nell’intenzione di dar vita a una sorta di lingua comune. Un ottimo esempio di questa linea di ricerca è rappresentato ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] stampa ha imposto una ristrutturazione nel modo stesso di presentare i testi, intervenendo non solamente sulla lingua e sul sistema deisegni di abbreviazione e d'interpunzione, ma su tutto l'apparato editoriale e sul corredo grafico per rispondere ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] un grande filone di ricerca, che portò alla scoperta deisegni lapidari e a grandi raccolte delle firme più antiche che costruire dal sec. 6° al Mille, presto tradotto in diverse lingue. Entrava in crisi l'idea stessa di un Medioevo nazionale unitario ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] in nome proprio) giunge fino alla scuola geografica di lingua tedesca dell’Ottocento e del primo Novecento – che, ) ha comportato una ridefinizione degli attributi di appartenenza e deisegni identitari. L’attuale antropologia greca, per es., tende ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] è l'inventore di un nuovo linguaggio poetico. Se col Manzoni la lingua si poteva dire italo-francese, per le larghe esperienze che dei due paesi lo scrittore aveva riportato e segnato nella sua mente fin dagli anni giovanili, e perché il Settecento ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] essa si è conservata senza cambiamenti. Lo studio della linguadei testi epigrafici e, soprattutto, l'esame del contenuto e così, riverendo i Sette (pianeti) e i Dodici (segni dello Zodiaco), tolgono al Creatore il suo potere di governare il ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....