COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] di aver retrodatato di secoli i sintomi e i segni d'una culturalità romano-italica, ignorata sia dai negatori 1920; Lessico della pronunzia dei principali nomi storici e geografici, Torino 1919; Grammatica elementare della lingua latina, Napoli 1902 ...
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Galilei, Galileo
Paolo Galluzzi
Il padre della scienza moderna
Nel Seicento il grande scienziato e filosofo Galileo Galilei ha confermato con le sue osservazioni astronomiche, condotte con il cannocchiale, [...] piano letterario le sue opere segnano la nascita della prosa successivi gli spazi percorsi stavano tra di loro come la serie dei numeri dispari (1,3,5,7,9 e così via). Questo trasformare l'italiano in una lingua capace di esprimere concetti ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] in particolar modo quello della lingua e della letteratura greca. un'arte più matura mostra i segni un altro poemetto didascalico, rimasto 1590 vanno ascritti anche i Dialoghi, sette in tutto; dei quali però due (Goselino, ovvero della cortesia e ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] 1661) segnò il ritomo del D. ai prediletti studi linguistici, e confermò alcuni punti fondamentali del precedente Discorso dell'obbligo di ben parlare la propria lingua, proponendo una scelta ragionata di quegli autori fiorentini dei secc. XVI ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] gli studi nel seminario di Segni, quindi all'Apollinare a Roma a Roma, come professore di lingua italiana e storia nella scuola tecnica 14 genn. 1881). Recatosi a Livorno per una replica dei Napoletani, vimorì dopo brevissima malattia il 30 ag. 1881 ...
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BUONARROTI, Michelangelo, il Giovane
Lovanio Rossi
Nacque a Firenze, ove fu battezzato il 4 nov. 1568, da Lionardo, nipote del grande Michelangelo, e da Cassandra Ridolfi, nella casa di famiglia di [...] , sull'incostanza degli amici e dei signori (III-IV), al Giraldi, sull'esperienza della vita (V), al Segni, sulle fogge straniere e sui vena del folclore popolare, accordata agli studi della lingua. Difettò nella capacità di costruzione e nell' ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] fenomeno e lo rende pervasivo, segnando una consistente differenza dalla lingua della Commedia di ➔ Dante. )
(c) vocale atona e vocale tonica:
(14) E le nebbie atre e folte dei sospiri (Ariosto, Rime XXXV, 13)
(d) vocale tonica e vocale tonica:
(15) ...
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MANILIO, Sebastiano
Sara Centi
Nacque probabilmente intorno alla metà del XV secolo; è comunemente ritenuto di origine romana.
Il suo nome, quando attestato per esteso, si accompagna sempre all'aggettivo [...] visitando le catacombe e lasciando segni del loro passaggio: pare che Il 18 nov. 1492, sempre dai torchi dei De Gregori, fu pubblicata un'altra curatela & historici e poeti li quali in lingua latina sono stati convertiti? Non hanno conseguita ...
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Cervantes, Miguel de
Ines Ravasini
Il creatore del personaggio immortale di don Chisciotte
Miguel de Cervantes y Saavedra, scrittore spagnolo vissuto a cavallo tra il 16° e il 17° secolo, deve la sua [...] delle loro avventure, si prendono gioco dei due creando situazioni cavalleresche che scatenano raccontano una Spagna che rivela i segni dell'incombente decadenza, con città di scrittura.
Novelle in lingua castigliana
La consapevolezza che Cervantes ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] Questo atteggiamento di Erasmo è stato visto come un segno di debolezza. Rifiutando di schierarsi, però, egli follia fu uno dei più grandi successi letterari del secolo. Letto ovunque in Europa, fu tradotto in varie lingue ed ebbe numerosissime ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....