Popoli e culture dell'Italia preromana. I popoli dell'area medio-adriatica
Gianluca Tagliamonte
I popoli dell’area medio-adriatica
Con l’espressione “cultura medio-adriatica”, introdotta nella letteratura [...] , nella documentazione in nostro possesso, anche importanti segni di differenziazione culturale e ideologica che, per quanto in quello dei Peligni). Al nucleo meridionale sono invece attribuibili le non poche iscrizioni in lingua e alfabeto ...
Leggi Tutto
CORNER, Girolamo
Renzo Derosas
Nacque il 20 ott. 1562 da Giorgio di Girolamo e da Elena Contarini di Giustiniano; ebbe un fratello, Marco (1565-1583), ed una sorella, che fu badessa nel monastero di [...] su consiglio del C. in seguito ai segni di una mutata disposizione dei Grigioni verso Venezia, aveva infatti condotto il improbo. "Tumultuarie, innobedienti, senza disciplina, senza lingua nostrana, e quasi del continuo alterate dal vino" ...
Leggi Tutto
BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] sono presenti sia i segni di una elaborazione ideale il B. promosse l'idea di una "lega dei paesi neutrali" della quale sperava che l'Italia cura di G. Bosio, Milano-Roma 1955; Marx e Engels in lingua italiana. 1848-1960, a cura di G. M. Bravo, Milano ...
Leggi Tutto
Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] base dell’articolo fondamentale, la giustificazione per fede, e dei suoi segni efficaci, l’annuncio della Parola, il battesimo e la (1526) definì i caratteri della liturgia luterana, in lingua volgare; del 1529 sono Deutsch Katechismus e Der kleine ...
Leggi Tutto
LOREDAN, Leonardo
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia il 16 nov. 1436, primogenito di Gerolamo, detto dal Barbaro, della parrocchia di S. Vitale, e di Donata Donà di Natale, nipote dell'arcivescovo di [...] e di malla voja e feva segni di gran mesticia" (ibid., col abbassamento della vista e l'ingrossamento della lingua, il 21 ricevette l'estrema unzione.
pp. 11-25; E. Merkel, Il mecenatismo artistico dei Loredan e il loro palazzo a S. Stefano, ibid., ...
Leggi Tutto
DIETAIUTI, Cepperello
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Prato, probabilmente nella prima metà del sec. XIII, da ser Dietaiuti di Guido.
La sua famiglia, originaria dalle ville fra loro contigue di Fabio [...] pedaggio, e la curatura de' segni" di alcune ville del distretto di tre parti: due sono in lingua latina, di mano francese cancelleresca pp. 66-71; G. Salvemini, L'aboliz. dell'Ordine dei templari (a proposito di una recente pubblic.), in Arch. stor. ...
Leggi Tutto
CRESCENZIO Nomentano
Carlo Romeo
Nacque presumibilmente a Roma intorno alla metà del sec. X da Crescenzio de Theodora, che aveva guidato nel 974 la rivolta contro il papa Benedetto VI, e dalla moglie [...] imbarcarsi alla volta di Bisanzio. Venne accecato, mutilato della lingua, del naso e delle orecchie, condotto per la C., tragica e sconvolgente, lasciò dunque non pochi segni nel ricordo e nella fantasia dei cronisti e degli stessi Romani. Non a caso ...
Leggi Tutto
CANAL, Cristoforo
Ugo Tucci
Del ramo di S. Giustina, nacque a Venezia il 12 settembre del 1510 da Iacopo di Pietro e da Zanetta Ariano, e fu battezzato dieci giorni dopo a S. Geremia. Fin quando non [...] un trattato di fisionomia col titolo I segni de la natura ne l'huomo di un nobili huomini et eccellenti poeti nella lingua thoscana (Venezia 1547, p. 116 per non turbare la pace con una violazione dei capitoli del 1540, aveva ricevuto l'ordine ...
Leggi Tutto
Il mondo classico nella odierna cultura di massa: oblio e riusi
Gianfranco Mosconi
Qual è il ruolo del mondo classico nella sensibilità e nell’immaginario comune dei contemporanei («contemporanei» in [...] del futurismo, che ha in «archeologi», «ciceroni» e «antiquari» uno dei suoi obiettivi polemici, non può fare a meno di citare la Vittoria come lingua ufficiale della Chiesa (nei fatti sostanzialmente sostituito dalle lingue nazionali: ne è segno la ...
Leggi Tutto
Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] Gabi, che segnano il limite settentrionale del territorio: vi si parlavano varianti dialettali di una stessa lingua, che attestano o più file (Roma, S. Omobono e Tempio dei Castori; Ardea; Segni); l’altro, meno frequente, di influenza magno-greca, ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
LIS
s. f. [sigla di Lingua Italiana dei Segni]. – Lingua adottata dai sordi per comunicare attraverso il canale sensoriale della vista o anche, dai ciechi, attraverso il tatto: consiste nell’esprimere parole, concetti, azioni mediante una...