La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] a Costantinopoli; è probabile, poi, che molti conoscessero anche altre lingue o dialetti per scopi pratici.
Uomini e idee circolavano lungo le i loro testi. Gli studenti imparavano l'uso deisegni di correzione dai maestri negli scriptoria, ma ogni ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] stampa ha imposto una ristrutturazione nel modo stesso di presentare i testi, intervenendo non solamente sulla lingua e sul sistema deisegni di abbreviazione e d'interpunzione, ma su tutto l'apparato editoriale e sul corredo grafico per rispondere ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] processo di ellenizzazione su vasta scala dell'intera civiltà di lingua siriaca, il cui atteggiamento nei confronti della cultura greca fra erano collocati sulla stessa riga di scrittura deisegni consonantici: risultati inaccettabili per il senso di ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] , imprevedibili a priori, per cui si dovrebbe parlare deisegni di quella tal recita in quelle tali situazioni, esercizio essa ne nasceva, unità ricomposta nelle proiezioni in lingua originale.Le modalità della r. cinematografica hanno consentito ...
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Comunicazione
Pio Enrico Ricci-Bitti
La struttura della comunicazione
La comunicazione interpersonale (o faccia a faccia) può essere considerata come l'insieme dei fenomeni che permettono lo scambio [...] a un nucleo, il significato inteso dall'emittente. Quindi, accanto alla percezione e al riconoscimento deisegni (che si basano sulla conoscenza della lingua) c'è anche un'operazione fondamentale, cioè l'interpretazione dell'espressione: questa si ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] creato da musica, danza, pantomima, scenografia, linguaggio deisegni. L'attore, dice B. Brecht, deve esteriorizzare ricerca e della sua creatività. Il suo linguaggio verbale può diventare una lingua inventata che fa tutt'uno con il suo corpo, e che ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] elementare dr di P. Se X, Y, Z sono i moduli dei vettori X, Y, Z, come mostrati in fig. 2, e ΔG=–nEF per quella di riduzione o con segni invertiti a seconda della convenzione adottata. P. alle regole grammaticali di una lingua, anche se nel corpus di ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] del termine ‘semiotica’ per indicare la teoria dei s.) mira a indagare i rapporti tra will earn rispetto a we learn.
Nella lingua russa, s. duro (tvërdyj znak) quadrata, il s. d’uguaglianza ecc. I segni + e − indicano anche la positività o negatività ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] ampiezza dei movimenti con l’equilibrio di gesti complementari; la notazione coreografica si arricchisce di segni relativi ai disconosciuti valori drammatici del b. inizia nei paesi di lingua tedesca, a Stoccarda e a Vienna, aree più libere dalla ...
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Terza lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La sua forma deriva dal gamma dell’alfabeto greco occidentale (calcidese) che fu modello di quello romano. Qui inizialmente la C rappresentò sia la velare [...] ch, le altre lingue ricorrono a segni o digrammi diversi. Gli altri valori della c sono diversi da lingua a lingua. L’italiano ha particelle elementari, la lettera c indica uno dei sapori o flavours dei quark detto charm (o fascino); la lettera ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....