La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] A volte per adattare lo scorciamento alle regole grafiche e fonologiche di una lingua (➔ adattamento) si modifica il finale di sillaba, come in francese dictionnaire → dico, intellectuel → intello.
La lessicalizzazione è considerata come il processo ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] 69)
Come accennato, in molti casi l’accettabilità della subordinata nella lingua standard dipende dal modo verbale: l’indicativo fa rientrare la frase altre varietà romanze (per es. si ritrova in francese per la congiunzione que e in spagnolo per il ...
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Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce. Con marchionimo può intendersi, restrittivamente, anche soltanto [...] ; o Cynar, dal nome scientifico del carciofo (Cynara Scolymus). Dall’altro lato, notevole riflesso hanno avuto il francese e l’inglese, lingue di riferimento per moda, cucina, sport e altre attività: il primo in particolare nell’Ottocento e nel primo ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] persona, nel qual caso si parla di chuchotage, in francese «sussurrio»). Nel caso di testi di partenza costituiti da trasmissioni che di traduzione si parla di doppiaggio (➔ doppiaggio e lingua).
L’operazione del tradurre da testi scritti può non ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] singolare (fornai) si affermò in Toscana e da lì nella lingua italiana. Il suffisso ha avuto un recente aumento di produttività ;
(e) -iere. Di origine latina ma di provenienza francese, ha in -iero una variante italianizzante molto meno impiegata ( ...
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Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] nell’uso comune: regista in luogo del francese régisseur, autista per chauffeur, apprendistato per opera di divulgazione per una più chiara conoscenza delle strutture della lingua e del modo come essa funziona: il fine ultimo del neopurismo ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] della frontiera di stato esistono così dialetti italoromanzi (liguri, veneti) che si confrontano con lingue ufficiali diverse (francese, sloveno), mentre all’interno di essa si parlano dialetti galloromanzi (provenzali, francoprovenzali) che hanno ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] una carta barese del 1224); anche il siciliano Ferraù risulta dal francese antico fil(s) «figlio (di)» e il nome di persona Libreria Stampatori.
Rohlfs, Gerhard (1990), Studi e ricerche su lingua e dialetti d’Italia, Firenze, Sansoni.
Serianni, Luca ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] rettiliano (Rainer 2004: 388). Da notare che con basi di altre lingue il suffisso -iano può o meno indurre un acclimatamento della base anche , come nel raro rimbaldiano (sul tipo del francese rimbaldien ← Rimbaud), accanto al più usuale rimbaudiano ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] con G. Gozzi, propugnò l'istituzione di una cattedra di teologia morale, l'introduzione dello studio delle lingue straniere, in particolare il francese, e della storia veneziana "essendo l'antica troppo rimota dalle idee di questa età e però meno ...
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francese
francéṡe (ant. franzéṡe) agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. franceis, françois, mod. français]. – 1. agg. a. Della Francia, repubblica dell’Europa centro-occid.: il popolo f.; popolazioni di lingua f.; la moda f.; i profumi f.; la cucina...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...