Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] storico-religiosi risalgono alla civiltà greca arcaica. La r. diventa in quanto più primitivo del monoteismo, è più antico di quest’ultimo, che rappresenterebbe un progresso della base alle r. dei singoli popoli di lingua indoeuropea, M. Müller e E.B ...
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Enzo Pace
– Pluralismo religioso. Pluralismo religioso e società. Bibliografia
Pluralismo religioso. – Per pluralismo religioso s’intende il complesso delle regole sociali e delle norme giuridiche che governano società caratterizzate dalla diversità religiosa. Se tale diversità è un dato di fatto, ... ...
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Emanuele Cutinelli-Rendina
Non deve suscitare meraviglia che anche a proposito della r. la riflessione di M. prenda avvio, oltre che dalle sue varie letture, dalle circostanze della sua biografia politica, e che quindi, per es., essa trovi spunti nell’organizzazione di una milizia cittadina, o si intrecci ... ...
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Massimo Introvigne
Nuove religioni
Problemi di terminologia
Le problematiche relative alle nuove r. sono nate in ambiente cristiano occidentale e soltanto in seguito si sono estese anche a realtà completamente diverse, per es. al Giappone. Si preferisce ormai parlare di nuove religioni e non più, come ... ...
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Caterina Moro
La fede nel divino
Alla base di ciascuna religione c’è la convinzione che il mondo e la vita dell’uomo dipendano da esseri diversi dall’uomo e più potenti. Tutte le religioni hanno miti, cioè racconti che spiegano come la realtà attuale ha preso forma, e riti, cioè cerimonie che gli uomini ... ...
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Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni storiche. In questo senso vanno riferite ai singoli contesti anche le diverse raffigurazioni del corpo che costantemente ... ...
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Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. 28). Il concetto acquistò un suo preciso significato con la pubblicazione nel 1920-1921 dei Gesammelte Aufsätze ... ...
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Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. 7. I miti come modelli esemplari. 8. Natura e soprannatura: gli dei celesti. 9. Il dio remoto. 10. La vita come ... ...
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Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano trovare sparsamente confusi anche nei concetti pagani o eterodossi. Così da Lattanzio, Arnobio, Girolamo, Agostino, ... ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] tre fasi: a) la fase dell'antichità classica greco-romana in cui la realtà giuridica fu intesa , les théories, les faits, 2ª ed., Bruxelles 1912, voll. 3.
In lingua inglese: R. Phillimore, Commentaries upon International Law, 3ª ed., Londra 1879-89, ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] posti in vendita a Salago, praticavano un'incisione sulla lingua di quegli infelici, introducendovi un prodotto chimico che rimase filologia moderna ha posto il problema dello schiavo nella Greciaantica su basi diverse: storiche, non morali. Oggi la ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] poesie di Donna Ava (Frau Ava), la più antica poetessa in lingua tedesca di cui ci sia giunta notizia, le Ed è questa una ripresa umanistica, la quale incomincia a indirizzarsi verso la Grecia oltre che verso Roma. Hagedorn è seguito da J. W. Gleim, J ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] in Europa, dopo l'U.R.S.S. e la Grecia), concentrato soprattutto nell'Estremadura, nella Nuova Castiglia e nell'Andalusia basti citare il caso di ly divenuta j palatale nella linguaantica e convertita in velare nella moderna: muliere, mujer; filiu, ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
*
Egon [...] si fusero il poeta, lo storico, il riformatore della lingua, il viaggiatore. Le sue Lettere di un viaggiatore russo mettevano occidentali. Fonti dirette del diritto russo antico sono: 1. Contratti (dogovory) coi Greci degli anni 907 (se ne ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] fonte per la conoscenza della vita sociale antica.
Sono stati tradotti e commentati in lingue europee: J. Legeg, Chinese Classics, III ª ed., Parigi 1898, pp. 293-319) derivano da quelle dei Greci: J. A. van Aalst, Chinese Music, Shanghai, 1884; Mrs. ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] ), di Takebe Ayatari (1718-1774), scritto in una lingua pura, ma antica in cui si manifesta, col filologo, l'influenza dello da accertare è la ragione storica di tale fatto: influenza greca sulle scuole cinesi o derivazione di ambedue le teoriche da ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] il proprio paese e per la propria fede contro popoli di altra lingua e di altra fede, e, soprattutto, i rapporti che per le pp. 195-224).
Scarsissimi sono invece in romeno gli elementi greciantichi; quasi tutti passano per il tramite del latino (cfr. ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] diffuse sempre più finché riuscì a soppiantare la linguaantica (v. aramei). Già qualche secolo avanti l'invenzione della pandora, strumento a corda di forma non bene accertata, noto in Grecia fin dal sec. V a. C.
Bibl.: Fétis, Hist. de la musique ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...