Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] dialoghi in prosa). Nelle dialogiche Prose della volgar lingua (1525), abbattuto definitivamente il pregiudizio dell'eccellenza delle lingue classiche sul volgare, sostenne la fiorentinità della linguaitaliana, propose come modelli per la poesia il ...
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Linguista italiano (Rovigo 1896 - Firenze 1975), fratello di Elio; prof. di filologia romanza dal 1933 all'univ. di Friburgo (Svizzera), dal 1938 al 1966 ha insegnato storia della linguaitaliana all'univ. [...] ); Saggi linguistici (1957); la monumentale e fondamentale Storia della linguaitaliana (1960); Profili di parole (1968); Lingua d'oggi e di ieri (1973); Cronologia della linguaitaliana (1975); Parole e storia (1975) e Parole d'autore (onomaturgia ...
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Filologo (Collesalvetti 1815 - Firenze 1879); dal 1859, bibliotecario della Marucelliana. Editore di testi antichi, autore di studî di lingua e di libri educativi, polemista in difesa della tradizione [...] linguistica quale egli puristicamente la concepiva; e soprattutto, lessicografo (Vocabolario della linguaitaliana, 1855; Vocabolario dell'uso toscano, 1863; Vocabolario della pronunzia toscana, 1863; Vocabolario italiano, in collab. con G. Rigutini, ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] cose con un numero minimo di innovazioni e di traslazioni di significato, rappresenta una tappa importante nello sviluppo della linguaitaliana. Non meno valida, la sua prosa, artisticamente: celebrata già ai suoi tempi per la sua chiarezza, essa è ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] dialogo l'Ercolano (post., 1570), in cui sostenne, contro Trissino, la fiorentinità della linguaitaliana e l'importanza dell'uso nel costituirsi della lingua, e le Lezioni tenute all'Accademia Fiorentina (alla quale era stato aggregato nel 1543 ...
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Glottologo italiano (Genova 1897 - Firenze 1974), figlio di Luigi; prof. univ. dal 1927, ha insegnato glottologia nelle univ. di Cagliari, Padova, poi in quella di Firenze di cui è stato anche rettore [...] linguaggio d'Italia, 1974). In Scritti minori (3 voll., 1958-72) e in Civiltà di parole (2 voll., 1965-69) aveva raccolto articoli e saggi precedenti. È autore, insieme a G. C. Oli, di un Vocabolario illustrato della linguaitaliana in 2 voll., 1967. ...
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Letterato (Verona 1760 - Ravenna 1828). Sacerdote, dedicò la sua vita agli studi letterarî e all'esercizio esemplare del suo ministero. Ebbe fama e autorità come capo dei "puristi", come, cioè, il più [...] di voci tolte da antichi testi. E la sua dottrina, esposta in parecchi scritti (Dissertazione sullo stato presente della linguaitaliana, 1810; Le Grazie, dialoghi, 1813, ecc.), applicò in tutte le sue innumerevoli opere, dalle rime alle traduzioni ...
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Giurista e uomo politico (Milano 1814 - Roma 1892). Partecipò alle Cinque giornate di Milano (1848) e dovette poi rifugiarsi a Torino, nella cui univ. insegnò per qualche tempo economia politica. S'interessò [...] alla presidenza A. Manzoni che ne trasse occasione per lo scritto Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla. Promosse il Novo Vocabolario della linguaitaliana secondo l'uso di Firenze (il "Giorgini-B.", 4 voll., 1870-97), che ebbe ...
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Poeta (Firenze 1475 - Roma 1525), figlio di Bernardo e di Nannina, sorella di Lorenzo de' Medici; fattosi ecclesiastico, ebbe importanti incarichi da Leone X e Clemente VII. Era, quando morì, castellano [...] di Castel Sant'Angelo: e G. G. Trissino da lui intitolò Il castellano, il suo dialogo sulla linguaitaliana. Scrisse due tragedie classicheggianti, la Rosmunda e l'Oreste: alla prima, terminata agli inizî del 1516, e non priva di pregi, spetta, ...
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Poligrafo (n. Viterbo - m. Venezia 1566). Visse a Roma, dove fondò l'Accademia dello Sdegno, e (dal 1548) a Venezia. Tradusse la Geografia di Tolomeo (1574), compilò antologie (Rime diverse di molti eccellenti [...] autori, in collab. con L. Dolce e L. Domenichini, 9 voll., 1545-60), curò edizioni di classici italiani, scrisse sull'uso della linguaitaliana e sul modo di comporre versi, e un trattato su Le imprese (1572). Un suo rimario (1559) ebbe larga ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
italianismo
s. m. [der. di italiano]. – 1. Voce lessicale, locuzione o costruzione sintattica propria della lingua italiana, in quanto sia introdotta in altra lingua, o in un dialetto. 2. non com. a. Modo di pensare o di agire proprio degli...