Aposiopesi o reticenza (dal gr. aposiṓpēsis, dal verbo aposiōpáō «mi interrompo, taccio»; in latino si traduce reticentia «reticenza») è la figura retorica che consiste nell’improvvisa interruzione di [...] . 13-15)
Nell’italiano popolare d’oggi (soprattutto nella lingua di mail e chat), l’aposiopesi ha straordinaria fortuna e (1996), Preterizione, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 6 voll., vol. 4°, ad vocem (1a ed. ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] -402.
Mortara Garavelli, Bice (1997), Manuale di retorica, Milano, Bompiani.
Serianni, Luca (1989), Grammatica italiana. Italiano comune e lingua letteraria. Suoni, forme, costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET (1a ed. 1988 ...
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ANDREOLI, Raffaele
Anna Buiatti
Nato a Napoli il 5 ott. 1823, studiò diritto in quella università laureandovisi nel 1847. Ancora studente, manifestò anche una sincera inclinazione alla letteratura, [...] Firenze 1883). Al tempo del processo alla "setta dell'Unità italiana", una perquisizione condotta nel giugno 1849 in casa di L. ma utile contributo dell'A. al processo di unificazione della lingua, che egli concepiva fondata su una base fiorentina, ma ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] , a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Mengaldo, Pier Vincenzo (2006), Sonavan le quiete stanze. Sullo stile dei “Canti” di Leopardi, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (2001), Introduzione alla lingua poetica italiana, Roma, Carocci. ...
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Cerami, Vincenzo
Bruno Roberti
Scrittore e sceneggiatore, nato a Roma il 2 novembre 1940. Nelle sue scritture per il cinema emerge il piacere del racconto, un forte senso della struttura narrativa, [...] una sensibilità per la 'scrittura delle cose', per la lingua della realtà, elaborata tanto nella sua attività di scrittore ( delle sue storie. Qualità esercitata con la scrittura di western all'italiana, tra il 1967 e il 1971. Ma fu la collaborazione ...
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ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] si rivolge con argomentazioni bizzarre ai grandi della letteratura italiana, anche nella veste a lui usuale di "poderajo Firenze nel 1719 per i Tartini & C.; nonché di altri versi in lingua latina.
L'A. morì a Firenze il 18 dic. 1629.
Bibl.: Le ...
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Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] lirica e il più frequentemente adottato nella ➔ versificazione italiana. Prevede in genere la presenza di almeno un è verso privilegiato della poesia per musica (➔ musica e lingua): l’anacreontica divenne la forma tipica della cantata e dell ...
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Bertolucci, Attilio
Arnaldo Colasanti
Poeta, nato a San Lazzaro (Parma) il 18 novembre 1911 e morto a Roma il 14 giugno 2000. Uno dei massimi scrittori italiani del 20° sec., padre dei registi Bernardo [...] passione. Persino la luce, uno dei temi chiave della sua lingua concreta e paesaggistica, confessa una complicità diretta con lo sguardo e "Il giovedì" di G. Vigorelli, "L'illustrazione italiana", la rivista dell'ENI "Gatto selvatico", di cui fu ...
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ARDIZZONE, Girolamo
Viola Angelini
Nacque a Palermo il 17 genn. 1824; compiuti gli studi nel collegio dei gesuiti e all'università, iniziò un'ntensa attività giornalistica. Fu anche operoso letterato: [...] Aroux, del Boissard e del Fauriel, Palermo 1855; la traduzione dell'opera del Fauriel Dante e le origini della lingua e della letteratura italiana, Palermo 1862; un volume di Canti, Palermo 1867, nel quale sono raccolte varie liriche di buona fattura ...
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Saffi, Aurelio
Uomo politico e scrittore (Forlì 1819 - San Varano, Forlì, 1890). Laureatosi in giurisprudenza a Ferrara, per compiere la pratica forense si trasferì a Roma. Qui iniziò anche a dedicarsi [...] a venti anni di carcere. Nel novembre del 1853 si trasferì a Oxford, dove diede lezioni di lingua e letteratura italiana e collaborò a periodici italiani e stranieri. Tornato in Italia nell’agosto del 1860, dopo un breve periodo in Toscana e una ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
italianismo
s. m. [der. di italiano]. – 1. Voce lessicale, locuzione o costruzione sintattica propria della lingua italiana, in quanto sia introdotta in altra lingua, o in un dialetto. 2. non com. a. Modo di pensare o di agire proprio degli...