La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] nelle varie forme flesse da più allomorfi: pres-i, prend-emmo.
L’italiano presenta novità di tipo analitico rispetto al latino (lingua più decisamente flessiva), tra cui: l’impiego di preposizioni invece che di desinenze di caso (lat. pueris, it. ai ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] o lodevole. Pronunziazion della favella d’Italia. […] Dolcezza virile d’essa. Conformità della lingua italiana e latina. […] Paragone della lingua francese colla nostra. Obbligazione della prima alla seconda.
L’argomentazione tiene ben distinti ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] ad essere usati anche in combinazione con parole della lingua italiana (oltre che con altri elementi formativi) in i cui aggettivi corrispondenti terminano in -mantico.
Di origine latina medievale, -vendolo è usato in una decina di composti ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] come peccia «pancia», poppe, sugna. A colorare la lingua concorrono anche un’insistita ricerca di sonorità risentite o bizzarre e pp. 115-171.
Mercuri, Simona (2007), Appunti sulla lingua, in Poliziano, Latini, a cura di S. Mercuri, Roma, Edizioni di ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] si «tratta di un uso colto, che ricalca direttamente il modello latino degli aggettivi in -ĕr, e in -dĭcus, -fĭcus, -vŏlus varietà substandard (ad es., a Roma), oltre che nella lingua letteraria (il meglio ramoscello d’oro: Eugenio Montale, Sarcofaghi ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] sdrucciole (ad es., cantavano).
Il normale uso della lingua italiana da parte di un parlante nativo è in in italiano attraverso il latino, nel passaggio dal greco al latino si sono adattate alla fonetica latina sviluppando una nuova accentazione ...
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Nella fenomenologia dell’➔interferenza linguistica un posto particolare è occupato dalle condizioni di sostrato, adstrato e superstrato. In senso ampio, tali nozioni fanno riferimento al prestigio linguistico, [...] e inglese. Va sottolineato il caso principe del latino e della sua ripetuta interazione con l’italiano, oltre che con tutte le principali lingue di cultura (De Mauro 2000; ➔ latino e italiano; ➔ lingue romanze e italiano).
Le premesse delle origini ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] /ɸ β/ /f v/ /θ δ/, sono articolate con la lingua piatta e distesa; il condotto orale da cui fuoriesce l’aria è regolare: infatti in alcuni lessemi, tipicamente quelli di origine latina, la vocale diacritica ‹i› è presente anche quando il ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] una costruzione piuttosto rara. In italiano, e nelle altre lingue romanze, si può però considerare di tale natura il alla forma attesa sono spesso dovute all’impiego di parole di origine latina e con tradizione dotta o, all’opposto, popolare (per es ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] vv. 1-4).
Epiteti esornativi compaiono anche nella lingua non letteraria, dove godono di eccezionale fortuna soprattutto nelle ’esegesi letteraria latina. I problemi di un doppione, in Bilinguisme et terminologie grammaticale gréco-latine, édité par ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua latina: l. di un popolo, di una regione;...