Generale polacco (Cracovia 1788 - Parigi 1861). Frequentò la scuola militare di Varsavia e combatté sotto Napoleone (1812-15), entrando poi nello stato maggiore russo. Durante la rivoluzione (1830-31) [...] per l'indipendenza polacca si distinse nell'esercito degli insorti, ma dovette piegare dinnanzi alla superiorità dei Russi. , che poi comandò durante la campagna del 1849. Ignaro della lingua e poco dotato per il comando, non riscosse la fiducia dei ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] e quelli ucraini, forma il ramo orientale delle lingue slave, all’interno delle quali si caratterizza per gli sponda», di fronte al bulgaro, serbo e croato breg, ceco břeh, polacco brzeg, paleoslavo brĕgŭ, da un *bergŭ), l’esito delle vocali ...
Leggi Tutto
(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] , l’Italia e un’isola linguistica formata da Romania e Moldavia; le lingue slave si dividono in un gruppo orientale, comprendente russo, ucraino e bielorusso; uno occidentale, che include polacco, ceco e slovacco; e uno meridionale cui fanno capo le ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] , dei Bororo del Mato Grosso e il vasto gruppo delle lingue dei Gé del B. orientale e meridionale. Nei gruppi che origine italiana (23-25 milioni), tedesca, spagnola, polacca; anche provenienze extraeuropee sono ben rappresentate: in particolare ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] La Jeune Belgique (1881-97) per la letteratura belga di lingua francese. La personalità dominante fu A. Vermeylen, critico e saggista breve e intensa carriera di R. Kalisky, ebreo di origine polacca, il cui teatro, teso a far emergere le violenze e ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] ho chiesto» da pitalŭ. Numerosissimi i polonismi sintattici e lessicali dovuti all’influsso polacco dei sec. 16°-17°. Dopo alterne vicende, l’ucraino divenne lingua letteraria nazionale agli inizi del 19° secolo.
Le origini della letteratura ucraina ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa orientale. Confina con la Polonia a O, con la Lituania e la Lettonia a NO, con la Russia a NE e a E, con l’Ucraina a S.
I geologi includono la regione nella parte meridionale dello scudo [...] , come S. Polockij e J.A. Belobockij, si trasferiscono in Moscovia; il polacco viene imposto come unica lingua ufficiale (1697) e il medio bielorusso scompare come lingua letteraria, riducendosi a dialetto popolare.
Nel 1807 con la pace di Tilsit la ...
Leggi Tutto
(pol. Gdańsk; ted. Danzig) Città della Polonia settentrionale (455.717 ab. nel 2008), capoluogo del voivodato di Pomerania (18.293 km2 con 2.215.100 ab. nel 2008) creato nella riforma del 1999 dalla fusione [...] che nel periodo interbellico era per la quasi totalità di lingua tedesca, ha subito una forte flessione, in seguito alle , della guerra dei Trent’anni e di quella di successione polacca, dopo la prima spartizione della Polonia (1772) tornò a ...
Leggi Tutto
ISRAELE
Pier Giovanni Donini
Giannandrea Falchi
Guido Valabrega
Sergio J. Sierra
Massimo Botto
Adachiara Zevi
Claudio Baldoni
Nicola Balata
Stefania Parigi
(App. III, I, p. 907; IV, II, p. 237)
Popolazione. [...] e A. B. Yehoshua῾ (n. 1936).
Il primo, tradotto in più lingue, ha riscosso un discreto successo internazionale. In Mīkā'ēl šel-lī (1968, vita degli ebrei a Eretz"; dal 1926 operò l'ebreo polacco N. Axelrod. Soltanto intorno al 1933 fu prodotto il ...
Leggi Tutto
UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] mentre il problema delle condizioni della minoranza di lingua ungherese presente in Romania era fonte di crescente Pasztory.
Alle nuove avanguardie europee, e in particolare all'avanguardia polacca e a quella italiana rappresentata da L. Nono, si sono ...
Leggi Tutto
polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...