Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] pubblicità (Ava come lava, Vivere alla Grundig), alle battute della politica (Io c’entro, slogan di un partito di centro; ➔ politica, linguaggio della).
Il linguaggio nel suo assetto poetico ha sue regole di funzionamento. Jakobson aveva notato che ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e Un'antologia di G., in Corriere della sera, 29 luglio 1953; E. Mazzali, C. G., in Letteratura italiana. I contemporanei, I, Milano 1963, pp. 565-574 ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] (ad esempio s. Agostino, A, v. 470, e S III, v. 392, s. Gerolamo, C, v. 4), s. Gregorio, B, v. 541, S. Bernardo, A, v. 467, la letteratura fra santi e peccatori; tutti parlano lo stesso linguaggio della devozione monastica come ad esempio in L, dove ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] su base etimologica, ma sonora, mediante un linguaggio che richiama piuttosto i valori della pittura di F. M. (catalogo), a cura di F.P. Campione, Lugano 2005; G.C. Calza, F. M.: ascensioni nell'esocosmo e nell'endocosmo, in F. Maraini, Giappone. ...
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ARATORE
Claudio Leonardi
Nacque, verso la fine del sec. V, nell'Italia settentrionale; "mittit et Liguria Tullos suos", gli scriverà Cassiodoro. La famiglia era dunque di origine provinciale, di quella [...] in questo sfrutta con una notevole ricchezza di linguaggio la tradizione cristiana, dal gusto dell'etimologia al nella diocesi milanese nella prima metà del secolo VI.
Di A. non c'è rimasto altro, se non forse due iscrizioni dal De Rossi datate al ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] un padre vizioso soltanto attraverso i cenni di un linguaggio in controluce, affidato alle pause e al gesto R. B. La vita,le opere e la persecuzione,con quindic lettere inedite, Milano 1945; C. G. Viola, R. B., in Il dramma, XXIII (1947), n. 37, pp. ...
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BALDINI, Antonio
Arnaldo Bocelli
Nacque a Roma il 10 ott. 1889 dal conte Gabriele, di antica famiglia romagnola, archivista al ministero dei Lavori Pubblici, e da Sofia Alkaique, toscana ma di origine [...] 'elzeviro, genere cui il B., col suo linguaggio ricco e sciolto, elegante e insieme sprezzato, e Altro Novecento,Firenze 1962, pp. 217-220; G. Bellonci, in IlMessaggero,7 nov. 1962; C. Bo, Un fedele della misura,in La Stampa,7 nov. 1962; E. Cecchi, in ...
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DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Andreina Rita
Nacque a Roma il 12 marzo 1754 da Giovanni Francesco Blengini e da Maddalena Gelpi.
Il padre, originario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in età adulta [...] per il contenuto licenzioso e il linguaggio deliberatamente scurrile messo sulla bocca di in Nuovo Giornale dei letterati di Pisa, t. XIV (1827), pp. 78 ss; J.C.L. Simonde de Sismondi, Della letteratura ital. dal sec. XIV fino al principio del sec. ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] Napoli e del suo contorno, p. 228: «Affettò un linguaggio tutto nuovo ed amò farsi capire da pochi o almeno da (1990), Seicento e Settecento, in Storia della linguistica, a cura di G.C. Lepschy, Bologna, il Mulino, 1990-1994, 3 voll., vol. 2°, pp ...
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CICOGNANI, Bruno
Paolo Petroni
Di famiglia, romagnola, originaria di Modigliana per parte di padre, nacque a Firenze il 10 settembre del 1879 da Dante, magistrato, e da Giulia Nencioni.
Il nonno Filippo, [...] Un effetto che è da attribuirsi anche al linguaggio del C., che per qualcuno toscaneggia ai limiti del dialetto G. Papini, Ritratti ital., Firenze 1932, pp. 121-127; R. Weiss, B. C., in Il Frontespizio, gennaio 1933, pp. 5-12; P. Pancrazi, L'omino che ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
f. c.
– 1. Nel linguaggio sport., abbrev. di «fuori combattimento», espressione comunem. adoperata in luogo di quella originale inglese k.o. (knock out), per significare che in un incontro di pugilato uno dei contendenti è stato atterrato...