Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] suoi momenti teoretici e pratici e in espressioni quali il linguaggio o il mito, con le realizzazioni ‛oggettive', quali , legata alle idee e alle forme estetiche, quanto quella deigesti, delle forme utili, degli oggetti perituri e indegni dello ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] messa in scena cinematografica come una sorta di linguaggio universale basato sulla registrazione di relazioni di corpi satira: imitazioni delle caratteristiche vocali, parodia deigesti e delle caratteristiche fisionomiche, travestimenti in ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] altre l’assimilazione di mode dedaliche rese con un linguaggio scarno e insufficiente, forse mediate dall’Etruria (?), attraverso rendimento preciso dei dettagli, deigesti, degli avvenimenti, l’esuberanza delle figure, l’evidenza deigesti, tutta a ...
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L'educazione ai sentimenti
Anna Tonelli
Le regole della 'vita emotiva'
Tra i compiti che la Chiesa considera come prioritari, l’educazione ai sentimenti rientra pienamente nel disegno di formare e modellare [...] che è lecito o illecito, fino a entrare nel merito deigesti e delle effusioni concesse. Niente baci appassionati e carezze sensuali cattolica, ma di un’impostazione nuova che prevede linguaggio e metodologia differenti nell’affrontare il rapporto fra ...
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Identita personale e collettiva
Loredana Sciolla
di Loredana Sciolla
Identità personale e collettiva
La categoria 'identità' al crocevia delle scienze sociali
Il termine 'identità', che deriva dal [...] o meno consapevole, il significato che tali termini assumono nel linguaggio comune, dove l'identità è perlopiù intesa come unità della che essa veicola 'simboli significativi'.
A differenza deigesti o segni naturali, come il richiamo della chioccia ...
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Lo sport e la fotografia
Pier Francesco Frillici
Le origini della fotografia sportiva
La prima fotografia di genere sportivo è datata 1855: di provenienza ignota, è conservata presso la Royal Library [...] sport, in particolare nelle riprese delle azioni salienti e deigesti più significativi. Gjonn Mili, assistente e pupillo di impartita da Lazlo Moholy-Nagy, determinano la nascita di quel linguaggio visivo dello sport che dura ancora oggi.
Dopo la ...
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Comunicazione
Pio Enrico Ricci-Bitti
La struttura della comunicazione
La comunicazione interpersonale (o faccia a faccia) può essere considerata come l'insieme dei fenomeni che permettono lo scambio [...] v., 1921⁴), a proposito dell'ambiguità di significato deigesti e della possibilità di fraintendimento, aveva introdotto il concetto che facilitano lo scambio di informazioni attraverso il linguaggio parlato (nei suoi aspetti verbali e non verbali ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] nemica. La stessa cosa può dirsi deigesti di certi popoli orientali, studiati nelle scuole arabe, come parti integranti del discorso. Il filologo al-Gàhir (9° secolo) tratta del linguaggio mimico come uno dei quattro modi principali di esprimere il ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] con figurazioni ardite e acrobazie che annullano le possibilità espressive del gesto e della fisionomia, tesi nello sforzo, e la pantomima si Laban e dei suoi epigoni M. Wigman e K. Jooss.
Per quel che riguarda un discorso di ‘linguaggio’, il fenomeno ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] sottoposte spesso alle dominanti logiche dei particolarismi e degli interessi, sempre dell'individuo.Tuttavia la riflessione sul gesto e sul movimento si è moltissimo al fine di arricchire il linguaggio teatrale con elementi di provenienza diversa, ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
gestuale
gestüale agg. [der. di gesto], letter. – Del gesto, relativo ai gesti o fondato sui gesti, soprattutto in quanto questi rappresentino un mezzo di espressione e di comunicazione: linguaggio g.; teatro g., in cui il linguaggio dei gesti,...