Astrolatria (dal gr. ἀστηρ "astro" e λατρεία "culto") vale "adorazione degli astri", cioè del sole, della luna, delle stelle, dei pianeti e delle costellazioni. Per astralismo s'intende quella concezione [...] loro morte stelle (catasterismo). Si adorarono in ispecie i dodici segni dello zodiaco, il tempo, stabilito dagli astri, i secoli, tratto cospicuo della nostra cultura; e il linguaggio - p. es. nei nomi dei giorni della settimana - ne conserva ancora ...
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L'a. i. è una nuova disciplina nata intorno agli anni Cinquanta nel mondo anglosassone, e della quale ancora si discute sia il contenuto che la stessa denominazione.
In effetti, in un contesto come quello [...] locale e la lavanderia cinese. Il più amato dei musei statunitensi per l'a. i. è i modi, i temi e il linguaggio dell'a. i. e si 1981; Touring Club Italiano, Campagna e industria. I segni del lavoro, Milano 1981; Campagna e industria. Itinerari, ...
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La vita. - Figlio naturale del generale d'artiglieria Destouches e della canonichessa de Tencin, d'Alembert nacque a Parigi il 16 novembre 1717, e appena nato fu abbandonato sui gradini della chiesa di [...] seconda; la concezione nominalistica del linguaggio come una collezione bizzarra di segni, ridotti poi a nomi, come il "male" è ciò che nuoce alla società turbando il benessere fisico dei suoi membri, e il concetto di responsabilità e le pene e i ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] di sovrapporre e confondere la storia dell'individuo con quella dei personaggi appartenenti all'universo delle sue opere.
D'altra dalle strutture impersonali del linguaggio. Chi parla, all'interno del circuito di segni rappresentato da un'opera ...
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Il nome è svedese e deriva da aa "acqua"; il nome ufficiale finlandese è Ahvenan maa, da un antico ahva che significa pure "acqua". Notevole gruppo d'isole dinanzi alla costa della Finlandia meridionale, [...] 1000 abitanti. Notevole tuttavia che la provincia segni fra tutte le altre della Finlandia la circa ha fatto ritorno.
Il linguaggio più diffusamente parlato è lo è suddiviso inoltre in 15 comuni rurali, dei quali i più densamente popolati raggiungono i ...
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RITO (lat. ritus)
Nicola Turchi
S'intende per rito la norma dell'azione sacra (cfr. il gr. τὸ δρώμενον) fissata dalla tradizione religiosa e diretta a intrattenere la comunicazione tra un individuo o [...] ; infine l'ascesi se da un lato è negazione dei valori comunemente apprezzati della vita, dall'altro è un potenziamento segno (circoncisione, limatura o estrazione del dente, tatuaggi speciali), un nuovo nome e spesso l'apprendimento di un linguaggio ...
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PUBBLICITA, LINGUAGGIO DELLA
Stefano Calabrese
PUBBLICITÀ, LINGUAGGIO DELLA. – Narrare è persuadere? Il messaggio pubblicitario. Nuovi codici semiotici. Bibliografia
Narrare è persuadere? – Nel mondo [...] ’ e intendo Gianni Agnelli, o dico ‘l’Eroe dei due mondi’ e intendo Giuseppe Garibaldi; al contrario, alle maglie soffocanti del marketing. Linguaggio target-oriented, cioè mirato a letti dai consumatori quali segni di instabilità.
Quasi sempre ...
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Com'è chiaramente indicato dalla composizione della parola (Διὸς κοῦροι), sono costoro gli eroi figli di Zeus. In numero di due, Castore (Κάστωρ) e Polluce (Πολυδεύκης), insieme con Elena, andata sposa [...] anche questi alla protezione dei naviganti. Da varî segni risulta come una tale dei Dioscuri in Roma era finalmente attestata dalle parole Edepol (per Polluce!) e Mecastor (per Castore!), due espiessioni esclamative molto frequenti nel linguaggio ...
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Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] più vasto, conserva tuttavia un suo linguaggio e un suo spessore autonomi, oltrepassando trascrizione l'e. ha infatti stabilito dei criteri precisi e definitivi di lavoro, che dell'uso di indispensabili segni diacritici che consentano la notazione ...
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FOLENGO, Teofilo
Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni [...] segno di quella sua ribellione contro la corruzione del clero contemporaneo, di cui si vedono segni e complicare la comicità dei quadri rappresentati. Quando la aspetto serio, inatteso in un linguaggio che sembrerebbe comico per definizione.
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...