(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] mondo popolare solo nell'ultimo quarto dell'Ottocento. Un segno di questa inversione di tendenza, cui seguirà la raccolta Tutti diversi gli scopi dei thesauri (Svenonius), particolarmente difficili nei confronti del linguaggio usato dagli storici ...
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MUSEO
Maria Luigia Pagliani
Manfredi Nicoletti
Franco Minissi
Roger Lesgards
Paolo B
(XXIV, p. 113; App. III, II, p. 182; IV, II, p. 540)
Negli ultimi vent'anni il m. ha mutato la sua fisionomia [...] in Quaderni storici, 31 (1976), pp. 321-30; A. M. Cirese, Oggetti, segni, musei, Torino 1977; A. Emiliani, Museo, in Enc. Europea, 7, Milano 1978 il linguaggio da usare sui pannelli, negli audiovisivi e negli opuscoli dovrà essere uguale a quello dei ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] R. andò incontro a una serie di difficoltà che segnarono la crisi del modello di sviluppo perseguito dal paese nei , dei servizi sociali e delle strutture per il trasporto e la comunicazione. In esso più espressivo è stato il linguaggio architettonico ...
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TURCHIA
Sante Carparelli
Aldo Gallotta
Aldo Gallotta
Machteld J. Mellink
(XXXIV, p. 534; App. I, p. 1072; II, II, p. 1046; III, II, p. 998; IV, III, p. 701)
Popolazione. - Al censimento del 1990 [...] Si tratta di una popolazione giovane, poiché oltre il 50% è al di sotto dei 20 anni, mentre solo il 6% ha più di 65 anni. La forza l'elaborazione di un linguaggio più sofisticato: le sue architetture, infatti, dal segno nitido e pulito, traggono ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] la poesia in lingua araba spicca il nome di uno dei massimi poeti di tutto il Nord Africa: Abū al- passato e con l'Occidente, grazie a un linguaggio di cui si è sempre più padroni. La non è più, o quasi più, segno di alienazione, ma stimolo e fonte di ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] pensieri e linguaggio dai tempi più antichi fino a oggi, è evidente che non si può parlare di storia della s., ma piuttosto di ''storia delle scritture'' o meglio dei sistemi di intercomunicazione per mezzo di segni registrati convenzionali ...
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Africa - L'Egitto dalle origini all'età romana
Rodolfo Fattovich
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Loretta Del Francia Barocas
Premessa
Il termine ΑἴγυπτοϚ è la traslitterazione greca dell'egiziano [...] apre nel Delta; a nord come a est il confine era naturalmente segnato dal mare, mentre a sud e a ovest era più incerto: il valore di un linguaggio figurativo autonomo, in cui i pittori riescono al di là della ufficialità dei temi svolti ‒ sempre ...
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I Greci in Asia
Laura Buccino
Poul Pedersen
Marcello Spanu
Roberta Belli Pasqua
Klaus Tuchelt
Alessandra Bravi
La colonizzazione greca in asia
di Laura Buccino
Profilo storico
Periodo minoico [...] numerose teorie riguardo l'esegesi dei simboli che ornano la statua (le Nikai e i segni zodiacali nel pettorale, le ghirlande Efeso contribuirono al lungo processo di "ionizzazione" del linguaggio formale orientale. La sintesi tra i modelli anatolici ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] francese e il suo sviluppo si inscrive nella logica dei grandi eventi che segnarono la Francia del sec. 14°: il conflitto franco del Duecento e degli inizi del Trecento: il nuovo linguaggio artistico della penisola riscosse un grande successo a corte ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] M. Romanini, La questione dei rapporti tra l'Europa carolingia e la nascita di un linguaggio figurativo europeo, in Nascita 1992, I, pp. 57-89; E.A. Arslan, Emissioni monetarie e segni del potere, ivi, II, pp. 791-854; Byzance. L'art byzantin dans ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...