BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] e testi per dotti laici.L'età sveva e quella angioina segnano la decadenza della cultura greca in Calabria e Sicilia, e ciò - in un linguaggio architettonico peculiare, rimasto sostanzialmente coerente, guidarono le esigenze dei costruttori sia nella ...
Leggi Tutto
CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] Difficile rimane poi, per la pluralità dei modelli e la ricchezza deilinguaggi, anche solo delineare uno sviluppo cronologico periodo a Bethphage, presso Gerusalemme, su una stele che segna il luogo in cui secondo la tradizione Cristo sarebbe salito ...
Leggi Tutto
VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] edificio a navata unica, con l'abside segnata da lesene. Secondo un'epigrafe conservata nella Peregrino diffusero il loro linguaggio in alcune chiese del 325-348; L. Simeoni, L'opera dei benedettini e dei Minori nella chiesa di San Fermo in Verona ...
Leggi Tutto
LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] linguaggio divino, di cui le sĕfīrōt sono gli attributi di l., le lettere o i nomi che ne simbolizzano la realtà. Le sĕfīrōt sono gli attributi della sfera della l., ma non sono sostanze, bensì segni , 5, 7), la l. dei corpi luminosi è un'essenza che ...
Leggi Tutto
PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] Segre Montel, 1994a), in anni prossimi dunque a quel 773 che segnò la vittoria di Carlo Magno alle Chiuse di Susa e l'inizio della dei Savoia Acaia e il marchesato del Monferrato subentrare agli Angioini nel Sud-Ovest della regione. Qui il linguaggio ...
Leggi Tutto
CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] e il linguaggio architettonico venne centrale accanto ai numerosi esempi romanici che segnano il paesaggio architettonico - per es. duomo E. Battisti, Monumenti romanici del Viterbese. Le cripte a sud dei Cimini, Palladio, n.s., 3, 1953, pp. 67-80 ...
Leggi Tutto
ENCICLOPEDIA
S. Carboni
Il termine moderno e., sconosciuto in epoca medievale e usato in italiano per la prima volta da Galileo Galilei (1564-1642), indica un'opera scritta nella quale la conoscenza [...] un modo particolare. Esse infine rappresentano un segno concreto dell'alta stima riservata ai valori sulle strutture; XV, sulla filosofia, sulla poesia e sugli dei pagani; XVI, sul linguaggio; XVII, sulle pietre, sulle gemme e sui metalli; XVIII ...
Leggi Tutto
PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] ciclo occidentale dei Mesi (Willemsen, 1980). Qualche rapporto con quel linguaggio hanno ancora Belli D'Elia, Gli edifici sacri, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, a cura di C.D. Fonseca, cat. (Roma 1995-1996), Roma 1995 ...
Leggi Tutto
PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] incisi da monofore o da portali, le torri rappresentano i segni più eloquenti di un'attività edilizia che connotava in misura incisiva irrigidito e ispessito dei risalti luministici e delle ombre. Un linguaggio ancorato ad astratti schematismi ...
Leggi Tutto
Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] un'evasione dalla realtà e che in fin dei conti domandava, come aveva notato Émile Zola ( , un mezzo per impadronirsi di un linguaggio antitradizionale, immediato, ma sono state considerate essere ricercata attraverso segni (lettere dell'alfabeto ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...