Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] , ma i loro spostamenti possono essere intesi come segni degli eventi generali, che essi preannunciano «come uccelli filosofia fra Medioevo e prima età moderna, Pisa-Roma 2012.
Il linguaggiodei cieli. Astri e simboli nel Rinascimento, a cura di G. ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Francis Bacon
Marta Fattori
Francis Bacon
Francis Bacon nacque a Londra il 22 gennaio 1561 da Sir Nicholas e Lady Ann Cook, due alti rappresentanti, per rango [...] tradizionale, alle cattive dimostrazioni e alle dottrine; l'elencazione deisegni o prove degli errori, delle loro cause e dell' al problema del linguaggio è costante nel filosofo inglese: la purificazione del linguaggio non appartiene alla retorica ...
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stoicismo
Margherita Zizi
Vivere secondo ragione
La scuola filosofica stoica fu fondata da Zenone di Cizio all’incirca nel 300 a.C. e rifiorì in età romana. L’etica stoica esalta la serena accettazione [...] contemporanee, gli stoici elaborano una teoria del rapporto tra linguaggio, pensiero e realtà imperniata sulla distinzione tra le cose – «ciò che è» – l’insieme di suoni o deisegni scritti –, «ciò che significa», oggi diremmo significanti –, e il ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] una corrispondenza tra una teoria come insieme di relazioni tra segni e un universo di entità (che può essere a sua espressioni di un linguaggio formale e insiemi di strutture in cui tali espressioni sono valide. L’espressione ‘teoria dei m.’ è stata ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] I secoli dal 16° al 18° segnano la massima decadenza materiale e spirituale del intorno a lui, utilizzando un linguaggio scarno, prossimo all’arabo della prosa Dopo il 10° sec. fu la scuola dei Sistematici a dare un decisivo apporto all’evoluzione ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] di tutte le tecnologie relative allo hardware dei computer, al software, alla creazione di o maggiore ricorrenza in esso di segni elementari già noti. L’intelligibilità del incomprensibile.
Telecomunicazioni
Nel linguaggio scientifico, il termine ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] m di metro. Per i s. delle varie grandezze e unità, nonché dei prefissi moltiplicativi usati per i multipli e sottomultipli delle unità stesse ➔ unità.
di un’azione mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento del linguaggio, che si realizza ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] filosofia, pubblicati postumi in gran parte a cura dei discepoli. Il pensiero di H. si forma vita dell'anima e, attraverso il linguaggio, tende alle forme più alte di specificamente il suo tempo H. ritiene che segni il culmine dell'età moderna, la ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] la superficie su cui inscrivere segni identitari, esso viene proprio il più piccolo c. includente l’insieme Z dei numeri interi (il quale non è un c., Napoleone nel 1803.
Trasporti
Corpo morto
Nel linguaggio di marina, punto di ormeggio predisposto ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] sé.
Linguistica
C. sintattica Classe di segni di un certo linguaggio che possono essere interscambiati in una spazi topologici (O) e le loro applicazioni continue (M); c) la classe dei gruppi (O) e i loro omomorfismi (M). La nozione di c. insieme ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...