In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] linguistica. Nel secolo e mezzo che è alle nostre spalle i segni del passaggio a una diversa fase si colgono negli anni finali perdurano nell’italiano di oggi: la pressione dei ➔ linguaggi settoriali e quella degli angloamericanismi (➔ anglicismi). ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] Così, per es., il sintagma i giocattoli è segno di coesione solo se il suo referente è di andare in America (Nuto Revelli, Il mondo dei vinti. Testimonianze di vita contadina, Torino, 1977, povera o scadente. «Un linguaggio creativo con un contenuto ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] . Si trattava più che altro di rielaborazioni colte del linguaggio contadinesco, come nella letteratura rusticale toscana (con la Tancia doppie.
Il Seicento segnò una svolta nella storia dell’interpunzione e dei suoi segni, la cui distanza dall ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] che ne fa cenno nel quadro più ampio dei casi di segmentazione della frase, che può così il sintagma nominale senza i segni della sua funzione grammaticale, la sinistra nella lingua pubblicitaria e nel linguaggio giornalistico, per il ‘forte dinamismo ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] dal 1426 e mostrano i segni della crescente sprovincializzazione culturale delle esperienza umanistica e il linguaggio della tradizione poetica epoche successive: il siciliano scritto usato nel corso dei secoli è atipico per la sua modernità, cioè ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] Petrarca, altri generi letterari conservano più a lungo i segnidei particolarismi locali. Il caso dell’Orlando furioso è esemplare . Sul piano lessicale la commedia ricercava un linguaggio comico medio e colloquiale attraverso locuzioni e forme ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] : 192).
La funzione poetica del linguaggio non è dunque solo un segno linguistico orientato su sé stesso (può e delle prime persone singolari dell’indicativo e del congiuntivo presente dei verbi di prima coniugazione sono più antiche di quelle, poi ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] che toccò tutti i segni esterni dell’identità locale ufficiale e dall’altra, a garanzia dei diritti delle minoranze linguistiche, la previsione linguaggio delle istituzioni e della pubblica amministrazione (➔ giuridico-amministrativo, linguaggio ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] date storiche), possono essere soppresse le prime due cifre, sostituite da un segno di ➔ apostrofo:
(35) Io sono del ’72, e mia sorella intanto è polemica sulla riduzione da 400 a soli 100 milioni dei fondi per il 5 per mille, mentre, al contrario, ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] , atteggiato in diversi modi; ➔ paragrafematici, segni) utilizzati per esprimere lo stato d’animo dei nuovi media) in alcune forme di scrittura giovanile non telematica, rappresentano pur sempre delle eccezioni (Antonelli 2009; ➔ giovanile, linguaggio ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...