Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] , arricchito e realizzato, nel sillogismo che esprime a livello formale la legge stessa della realtà, sorta di grande sillogismo nel e oscure della vita dell'anima e, attraverso il linguaggio, tende alle forme più alte di sapere (antropologia, ...
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sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] , in sostanza, i moderni manuali di logica matematica. Nel quadro della logica formale contemporanea fa parte della logica elementare (e può essere espressa nel linguaggio del cosiddetto calcolo dei predicati del primo ordine senza identità).
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] algebrico-analitico portarono la matematica al di là del linguaggio geometrico dei suoi predecessori. La capacità di calcolo formale e la sua fiducia nel formalismo lo condussero talvolta a eccessi matematici (divisione per zero o per infinito ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] J. Locke), ora l’aspetto logico, come processo di deduzione formale da premesse, modellato sul tipo della d. matematica (R. una successione finita di espressioni A1,..., An di un linguaggio L di un sistema formale T si dice d. di un’espressione A di ...
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Logico e filosofo statunitense (n. Bayshore, New York, 1940 - m. 2022); docente della Rockefeller University (New York) dal 1968 al 1976, dal 1977 ha insegnato alla Princeton University. Ha elaborato una [...] semantica formale per la logica intuizionistica e per quella modale, estendendo successivamente i risultati di quest'ultima all'analisi filosofica del riferimento dei termini del linguaggio naturale. Di qui è nata la teoria causale del riferimento, ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti [...] come un principio a priori trascendentale di natura esclusivamente formale, ma proprio come una realtà vincolante sul piano , ed. C.W. Gowans, New York 1987.
R. Mancini, Linguaggio e etica. La semiotica trascendentale di Karl Otto Apel, Genova 1988;
S ...
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. Assumendo la parola "epistemologia" nel senso di "riflessione critica generale intorno alla conoscenza scientifica", il presente tentativo di sintesi problematica delle acquisizioni epistemologiche post-ottocentesche [...] 'eminente rigore ivi attingibile mediante le nuove procedure linguistico-formali (discriminando, nelle teorie, nelle catene definitorie, nelle assiomatizzazioni, linguaggio-oggetto e metalinguaggio, livello strutturale e livello interpretativo, ecc ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] cioè la definizione della cosiddetta "funzione poetica" (in linea con la teoria delle funzioni del linguaggio risalente a K. Bühler, ai praghesi, agli stessi formalisti russi): non più quindi della poesia in quanto per es. classe di certi oggetti che ...
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Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] tra il linguaggio e la realtà dei rapporti di forza che condiziona la formulazione del linguaggio stesso. dell'I. maschile e del suo concetto esclusivamente formale di eguaglianza. Analogamente una crescente storiografia postcoloniale ha ripreso ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...]
da cui si vede facilmente che la derivata
è nuovamente un tensore, poiché
Il formalismo della n-ade si semplifica notevolmente usando il linguaggio delle forme (v. Flanders, 1963). Una 1-forma è essenzialmente equivalente al concetto di ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...