Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] di indagine, cercando di individuare fenomeni universali, come il linguaggio, l'istituzione di norme e i tabù dell'aggressività (v. Swanson, 1960) hanno adottato soluzioni meno formali e più immediatamente praticabili, come assicurarsi che le società ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] Si tratta dunque anzitutto di un termine tecnico, proprio del linguaggio politico, atto a designare una precisa forma di governo. utilizzazione del termine Logos costituisce una concessione meramente formale. Di fatto resta ben lontana la concezione ...
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Persecuzioni e tolleranza cristiana e pagana
Arnaldo Marcone
I rapporti tra la Chiesa cristiana e lo Stato romano sono complessi. Si devono tuttavia evitare le semplificazioni.
Non è corretto, infatti, [...] sostegno di Massimiano per realizzare i propri obiettivi. Il linguaggio dei panegiristi non lascia adito a dubbi in proposito una temporanea sospensione delle persecuzioni, senza pubblicare formalmente l’editto di tolleranza. Nel novembre del 311 ...
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La scienza in Cina: i Ming. Educazione, societa ed esami
Benjamin Elman
Educazione, società ed esami
Ideali educativi nella Cina dei Ming
Nella Cina imperiale l'istruzione ha sempre goduto di un prestigio [...] fosse un processo graduale che presupponeva la padronanza del linguaggio letterario e dei suoi contenuti morali e storici.
Prima dei grandi maestri Tang e Song. Al di fuori del formalismo dei canali ufficiali, nel tardo periodo Ming si ebbe un ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] anatema di Cirillo che appuntava proprio questo procedimento nel linguaggio cristologico. È da notare inoltre la presenza di dell'edificio. C'è indubbiamente una totale integrazione formale e sostanziale tra testo epigrafico e struttura monumentale; ...
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Città, Regno di Germania
Eberhard Isenmann
Durante la vita di Federico II e nel periodo del suo regno lo scenario delle città tedesche appare in movimento, pur senza approdare in questo arco di tempo, [...] civitates Imperii), mentre nell'ottica del sovrano e nel linguaggio della cancelleria erano nostrae et Imperii civitates. All'epoca del sovrano; piuttosto, erano sollecitati sul piano sia formale che dei contenuti dalle suppliche dei cittadini. Nelle ...
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Pasquale II
Glauco Maria Cantarella
Si ignora tutto della famiglia e della nascita di Raniero, che potrebbe essere avvenuta in Romagna (a Bleda o a Galeata) e ascritta al 1053-1055. Monaco, giunse a [...] V. E tuttavia P. otteneva il riconoscimento formale: 1) della giustezza delle posizioni romane, in e si pente: l'itinerario penitenziale è reso esplicito dal linguaggio tecnico della confessione pubblica, la pubblica attestazione del pentimento e ...
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La scienza in Cina: epilogo. La scienza nella Cina premoderna: un'analisi comparativa
Geoffrey E.R. Lloyd
La scienza nella Cina premoderna: un'analisi comparativa
Le indagini scientifiche condotte in [...] altre dottrine anche radicalmente diverse, ma forniva un linguaggio comune all'interno del quale potevano essere elaborate a cui i letterati preferivano rivolgersi, sia in modo formale, redigendo memoriali destinati al trono, sia in modo informale ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] Poiché, nonostante l'istruzione ricevuta, era più avvezzo al linguaggio giuridico (e al dialetto napoletano) che non all'italiano Giovan Battista Prever. Nel marzo del 1738 prestò formale abiura dei suoi errori di fronte al vicario inquisitoriale ...
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Vedi SELINUNTE dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SELINUNTE (Σελινοῦς, Selênus)
I. Marconi Bovio
La città sulla costa meridionale della Sicilia, fra il capo Granitola e il capo S. Marco, fu fondata nel 628 [...] in particolari esteriori, (panneggi, acconciature, ecc.), il linguaggio di codeste opere si allontana da quello ellenico e greco con l'armonia e l'equilibrio dell'espressione formale, che si risolve in serenità di espressione psicologica, mentre ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...