L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] matematici attivi rivelò che il trenta per cento di loro era formalista nel senso di Bourbaki. Una spiegazione è che gran parte del , che ci siano o meno i matematici. È un linguaggio universale che potrebbe essere usato per comunicare con esseri di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La tradizione araba del Libro X degli Elementi
Marouane Ben Miled
La tradizione araba del Libro X degli Elementi
La storia delle letture [...] una strada autonoma: quella del calcolo formale sulle espressioni polinomiali e irrazionali.
Nella seconda , afflissero gli algebristi del X sec., ma questa volta il linguaggio era ormai fissato e divenuto quello di una versione algebrica del Libro ...
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Nodi e fisica
Louis H. Kauffman
Sommario: 1. Introduzione. 2. Come fissare un nodo: le mosse di Reidemeister. 3. Invarianti di nodi e links: un primo passo. 4. Il polinomio di Jones. 5. Il polinomio [...] delle due sottoconfigurazioni a → cj e cj → b. Dunque formalmente si ha
dove la somma avviene su tutti gli stati intermedi uno scalare, P è un operatore di proiezione.
In questo linguaggio, la completezza di un certo insieme di stati intermedi si ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] fu il primo a riproporre questi paradossi in un linguaggio più matematico e a discuterne nel contesto di problemi di partire da assiomi, come se Ippocrate avesse dato una dimostrazione formale del fatto che ‘segmenti simili di cerchio stanno tra loro ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] 'sintetica', nel senso che tale aggettivo aveva nel linguaggio scientifico dell'epoca. Essa si differenzia però dai potenziale e generale, in relazione ai principî variazionali e al formalismo di Lagrange, di Hamilton e di Jacobi, con l'intento ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Il Bourbakismo
Jean-Paul Pier
Il Bourbakismo
L'avvento e l'influenza di Bourbaki costituiscono uno dei fenomeni più sorprendenti nella matematica [...] capitoli. Il primo ha come obiettivo quello di fornire una descrizione della matematica formale. Dopo aver introdotto i segni che costituiscono il linguaggio delle relazioni, il saggio formalizza le nozioni di assioma implicito ed esplicito, di ...
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Geometria differenziale
SShoshichi Kobayashi
di Shoshichi Kobayashi
Geometria differenziale
sommario: 1. Cenno storico. 2. Varietà. 3. Geometria riemanniana. 4. Varietà complesse e varietà kähleriane. [...] e ciò attribuì significato geometrico al calcolo tensoriale formale di Ricci-Curbastro e Levi-Civita.
Nel la geometria differenziale ha acquisito una maggiore importanza come metodo, linguaggio e modo di pensare in altri campi della matematica. Essa ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
Peter Schreiber
Geometria analitica, delle curve e delle superfici. Il problema delle parallele
A [...] le sue trasformazioni algebriche appartengono, per usare il linguaggio informatico moderno, alla 'manipolazione formale'; il resto, cioè l'applicazione numerica, per dirla ancora nel linguaggio di oggi, va pensato come costruzione geometrica.
Fermat ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] di equazioni fin dall'Antichità. Da un lato, mediante manipolazioni formali, si 'elimina' un'incognita, in modo che in un soluzione numerica di un'equazione in un'incognita, cioè in linguaggio moderno alla ricerca degli zeri di una funzione f di una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] dell'epoca di Banach. Nel seguito faremo uso del linguaggio e di alcune notazioni impiegate per gli spazi lineari definizione di convergenza non comprendesse il termine 'debole' e fosse formalmente diversa, anche se equivalente a quella data qui. L' ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...