L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] parole al loro significato, in altre parole nel linguaggio, poiché i Berberi non parlavano l'arabo, vale fondo culturale preislamico ciò che traspariva sotto un certo numero di regole politiche e sociali riportate da al-Bakri: reggenza del governo ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] . 12° l'esecuzione di nuovi c. è piuttosto l'eccezione che la regola (Herrmann, 1988). In generale si possono notare sforzi di sistemare almeno per architetto o del committente - con un linguaggio formale ingenuo e irrazionale (Guiglia Guidobaldi, ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] servizi urbani, frutto della capacità dei governi locali di regolare in maniera ordinata la crescita della città. Alla metà Pierp. Morgan Lib., M. 360, M. 360 a-c). Il linguaggio 'moderno' di quei mini pone l'Illustratore al livello di protagonista, a ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] Lefèvre, København 1985, pp. 74-87; I. Baldelli, Il linguaggio neologico politico, in Il linguaggio del giornalismo, a cura di M. Medici, D. Proietti, ad ali si producessero significative varianti e scarti alla regola. È questo il caso per es. del ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] attraverso i versi scaldici. Vi erano sia riti privati, regolati dal capo di ciascuna famiglia, sia riti ufficiali presieduti re Canuto II il Grande. La presenza di tale linguaggio figurato cristiano è tuttavia discontinua. Altri motivi iconografici, ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] si incidono con straordinaria evidenza entro il tracciato regolare dell'impianto romano o si correlano alle aree cimiteriali fine del sec. 11°, la prima definizione del linguaggio romanico si identifica tradizionalmente in un gruppo di capitelli ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] rispetto a quella di ogni altra popolazione andina precolombiana e il linguaggio che era in uso come lingua franca nell'Impero, il stellari. Per sapere in quale modo gli Inca integravano, regolavano e utilizzavano i molti e diversi fenomeni, cicli e ...
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Le Paleoscienze. Le origini delle attivita cognitive
Margherita Mussi
Le origini delle attività cognitive
I dati archeologici sono discontinui nel tempo e nello spazio, specie per quanto riguarda le [...] anatomico della capacità di fonazione e di un linguaggio pienamente articolato si trova nella conformazione e nelle un volume, la realizzazione di una cavità di forma sufficientemente regolare (tramite l'uso di strumenti litici, lignei oppure ossei, ...
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Anagni
M.L. de Sanctis
A. Bianchi
A. Lauria
(lat. Anagnia)
INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO E ARCHITETTURA
di M.L. de Sanctis
Città del Lazio, in prov. di Frosinone. Si erge su uno sperone tufaceo, che [...] nel processo di rapida diffusione del nuovo linguaggio gotico, nella particolare accezione che questo e la metà del 14°, la cui peculiarità consiste in un disegno regolare che spartisce le superfici mediante archi, riquadri e arcatelle. Uno dei ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo classico
Antonio Giuliano
Il periodo classico
In qualsivoglia civiltà artistica si osservano fenomeni che riconoscono come emblematici i fatti iconografici [...] esigenze comuni, a creare uno stile di vita nuovo, un linguaggio nel quale tutti si riconoscevano. È Pericle a volere tutto questo di Ippodamo porta alla teorizzazione, alla formulazione di regole precise relative alle città espresse dai due massimi ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, così che una forza, un’azione o un processo,...
regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del passaggio semantico, canone]. – 1. Modo...