Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] cui vengono attribuiti significati simbolico-esoterici) e verbale (formule, preghiere, domande), cui si aggiunge le parole, cariche di 'sospettabilità', è ritenuto significativo il linguaggio corporeo, cioè il modo in cui il corpo - luogo simbolico ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] di un ‘obiettivo’, ossia di un contenuto di pensiero che ne è l’oggetto.
Istruzione
Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito o su un apposito verbale e da cui il consiglio di classe o la commissione d’esame ricava la ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] cioè, in ultima istanza, sulla nostra decisione di usare in certo modo del linguaggio, quindi su una convenzione linguistica. La n. logica diventa così n. verbale.
Matematica
Nella logica e nella matematica, si dice che la proposizione A rappresenta ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] della verità, l. è la ragione che determina il mondo e la legge in cui essa si esprime (Eraclito). Nella sofistica l’elemento verbale del l. assorbe in sé l’altro: il l. è il «discorso» come strumento di vittoria nella lotta oratoria e dialettica. La ...
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Espressione verbale di suoni, più o meno linguistici, incomprensibili. Come fenomeno anormale, indica i deliri verbali di alcuni malati di mente, caratterizzati dalla creazione volontaria di parole deformate, [...] è possibile trovare precedenti nell’antico profetismo israelita e consistente nella capacità di lodare e pregare Dio con un linguaggio comprensibile solo a quelli in possesso del dono dell’interpretazione (secondo s. Paolo, chi ha il carisma delle ...
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Martire (274-295). Figlio del veterano Fabio Vittore, di Tebessa (Africa proconsolare), il 12 marzo 295 si presentò al proconsole Dione giunto da Cartagine per procedere all'arruolamento dei coscritti; [...] decapitazione. Il racconto è contenuto negli Acta Maximiliani, processo verbale ufficiale del fatto (con poche aggiunte), uno dei documenti , come il solo che, con precisione tecnica di linguaggio, ci faccia assistere alla seduta di un consiglio di ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] della situazione da descrivere, funziona come un vero strumento logico, capace di conferire all'intelligenza verbale una presa sul reale. L'elaborazione del linguaggio filosofico va oltre, sia per il livello di astrazione dei concetti e per l'uso di ...
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GIOVANNI XXI, papa
José Francisco Meirinhos
Sono stati identificati diversi Pietro Ispano - nome di G. prima dell'elezione al pontificato - che hanno operato in Portogallo nella prima metà del sec. [...] Licet felicis recordationis mise per iscritto la sospensione verbale, pronunciata da Adriano V, della costituzione Ubi periculum Il pensiero di Dionigi Areopagita è glossato con un linguaggio influenzato dalla scuola di S. Vittore di Parigi, che ...
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INNOCENZO III
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di un'altrimenti sconosciuta contea di [...] al tema della miseria dell'esistenza umana, sia al linguaggio aspro e alla celebrità dell'autore.
Il De missarum misteriis vescovo locale e della S. Sede. Di una 'conferma verbale' della regola primitiva non si dovrebbe parlare in questo contesto, ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] saranno: la natura del reale, la causalità, le modalità del conoscere, i mezzi di conoscenza validi, il linguaggio e la conoscenza verbale.
La forma dei testi
Il testo 'originale' nelle varie branche del sapere tradizionale tende a presentarsi in una ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...