L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] di regola dopo l’infinito e ha solo funzione di soggetto (a differenza di quel che accade in altre lingueromanze; ➔ lingueromanze e italiano). Si hanno, infine, locuzioni fisse formate da un’espressione avverbiale + preposizione, tra cui fino a ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] 1974: 12 segg.) il voi non avrebbe avuto continuazione diretta, ma il sistema tu / Voi si sarebbe ricreato nelle lingueromanze.
Voi è usato quindi in italiano fin dalle origini per esprimere nello stesso tempo formalità, distanza e cortesia verso ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] veicola le informazioni di carattere lessicale.
Un altro esempio è rappresentato dallo sviluppo del ➔ futuro nelle lingueromanze. L’italiano e le lingueromanze non hanno continuato la forma latina del futuro (il tipo amabo «amerò» e legam «leggerò ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] piccole quantità di qualcosa (v. oltre).
Tale relativa trasparenza è però, data la natura della lingua (e in generale delle lingueromanze; ➔ lingueromanze e italiano), limitata a poche classi e non è neanche sempre coerente. In effetti, in italiano ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] per l’oggetto dei verbi di dire (Cuzzolin 1994; ➔ latino e italiano).
L’italiano, come in generale le lingueromanze (➔ lingueromanze e italiano), privilegia la linea analitica: l’accusativo con l’infinito cede il posto alla congiunzione che + verbo ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] compaiono negli esempi, e cioè complementatore + verbo di modo finito (1-3) e complementatore + infinito (4-6), ricorrono anche in altre lingueromanze: a (3) voglio che mi dica la verità corrispondono il fr. je veux qu’il me dise la vérité, lo spagn ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] parlata), il passato prossimo si va sostituendo al ➔ passato remoto (allo stesso modo di quel che accadde in francese; ➔ lingueromanze e italiano) e arriva così a indicare un tempo passato senza legame al momento dell’enunciato:
(4) sono andato al ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] processi di ➔ semplificazione (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingueromanze e italiano). Questo fenomeno, che Roma, Bulzoni, pp. 171-189.
Migliorini, Bruno (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni (1a ed. 1937).
Musatti, Tullia & Orsolini ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] avevano trasposto lo stesso metodo di studio anche al dominio delle lingueromanze, e si era così proceduto a ricostruire il proto - lingueromanzo. Ma nell'ambfto romanzo le prese in esame erano spesso ancora in uso e la loro funzionalità era ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] 2010, vol. 1º, pp. 27-76.
Berretta, Monica (1989), Tracce di coniugazione oggettiva in italiano, in L’italiano tra le lingueromanze. Atti del XX congresso della Società di Linguistica Italiana (Bologna, 25-27 settembre 1986), a cura di F. Foresti, E ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanza
romanża s. f. [dal fr. romance (femm.), che a sua volta è dallo spagn. romance (masch.) e dal provenz. romans, che risalgono all’avverbio lat. pop. *romanice «al modo dei Romani, in lingua latina»]. – 1. In letteratura, componimento...