Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] una serie di instabilità, di pluralità di forme, di varietà tipiche delle lingue non normate, spesso legate alla convivenza di tratti di diversa provenienza (per es., dai diversi volgari di Toscana), e di tratti non sincronici, perché gli uni più ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] più brevità del Machiavelli», che però, per «non disnaturare la lingua italiana e il dialetto fiorentino» e anzi «preservarne alcune peculiarità, per la storiografia – che accanto a cronache volgari contava in precedenza opere latine come quelle dei ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] il C. non sipone certo il problema dei volgari non toscani. La controversia tra senese e fiorentino glottol. ital., XII (1893), pp. 441-60; L. Frati, Di alcuni testi di lingua appartenenti a C. C., in Bull. senese di storia patria, VII (1900), 1, pp. ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] 1528, mentre l’autore si trovava in Spagna (➔ editoria e lingua). Nei primi mesi del 1527 Castiglione aveva inviato il codice correzioni autografe più significative riguardano la sostituzione di forme volgari con quelle più vicine al latino, quindi: ...
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ANGÈLI (Angelio, degli Angeli), Pietro (Piero, Petrus Angelius Bargacus)
Alberto Asor-Rosa
Nacque in Barga il 22 apr. 1517, da ser Iacopo di ser Niccolao Angeli, di antica e prosperosa famiglia. Dallo [...] delle humanae litterae, ma anche come affermazione della supremazia delle civiltà classiche e conseguentemente delle lingue antiche su quelle moderne e volgari,entrava in piena decadenza).
Una prova di questa fama crescente sta nel fatto che nel ...
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COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] per "precetti et osservationi pertinenti al componere versi volgari", a chiarimento della novità, nella tradizione (latina il bersaglio da battere: proprio perché la sua teoria di una lingua che vivamente si foggi nell'uso della corte romana, in un ...
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Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] a trovare i corrispettivi rapportabili con la lingua antica (Matarrese 1998: 627 segg.). Dunque una produzione in versi linguisticamente e stilisticamente diversificata: verso l’alto le egloghe volgari, con gli arditi latinismi; verso il basso ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] carattere orale della comunicazione linguistica (Marazzini 1993: 271-273). Con questo criterio Varchi classifica le lingue, quindi anche i volgari italiani, in «articolate», cioè dotate di espressione scritta, o «inarticolate»; in vive o morte; in ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] […] nel Paraguai del 1743-1749 (Migliorini 1960: 581).
La riflessione sulla lingua venne confortata dalla dimestichezza con le carte medievali, latine e volgari, usufruite per le opere storiche, segnatamente i Rerum Italicarum Scriptores cominciati a ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] , poponi; in tecnicismi, per es. della caccia come stanga, parete, zimbello; in voci decisamente volgari come peccia «pancia», poppe, sugna. A colorare la lingua concorrono anche un’insistita ricerca di sonorità risentite o bizzarre e l’inclusione di ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...