In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , Milano, Hoepli.
Parlangeli, Oronzo (1971), La nuova questione della lingua, Brescia, Paideia.
Pellegrini, Giovan Battista (1960), Tra lingua e dialetto in Italia, «Studi mediolatini e volgari» 8, pp. 137-153.
Proietti, Domenico (2007), Il testo ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] non è infatti, arbitraria, ma dipende dall’idea di lingua che si ha in un certo periodo.
Dato che velare /k/ (sulla grafia di Boccaccio cfr. Manni 2003).
Le scritture dei volgari fra XIV e XV secolo sono, senz’altro, meno instabili che in precedenza ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] norma è anche il processo di correzione e revisione compiuto dai tipografi nella stampa dei testi volgari (Trovato 1991; ➔ editoria e lingua), che anticipano spesso, nella prassi, le scelte poi esplicitate nelle grammatiche.
Il periodo che va dalle ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] si fondava sul libro di Dante, nel quale quasi tutti i volgari italiani erano condannati, in particolare il toscano, e in cui si auspicava la formazione di una lingua italiana sovraregionale. Nella trattazione di Trissino, svolta discendendo dal ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] nell’uso dei parlanti da un lato varietà strettamente imparentate con la lingua standard a base fiorentina emendata: vale a dire gli attuali ➔ dialetti italiani derivanti dai ➔ volgari medievali; e dall’altro varietà non imparentate con l’italiano e ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] 1995: 198) e moderate aperture a innovazioni o volgarismi, quali la serie pacefica, paceficamente, paceficò (Vitale , Marco (2009), Per una nuova edizione “Degli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone” di Leonardo Salviati, «Heliotropia» [on- ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] . L’obbligo della letteralità, tuttavia, non aveva escluso l’apertura a numerosi volgarismi che, per il solo fatto di essere stati inglobati nella lingua della Bibbia, avevano acquistato prestigio: termini come appretiare, fornicatio, susurratio, ecc ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] Iddio Ottimo Massimo ha dato loro, cioè l’eccellenza della propria lingua la quale oggi da gran parte del mondo è tenuta in e ebrei, alcuna dotta e pietosa persona si desse a fare volgari» (Speroni 1998: 321-322; sull’antiumanesimo dello Speroni, cfr ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] d'iscrizioni e spogli di documenti cittadini latini e volgari, oltre alla descrizione dal vivo dei dialetto modenese erudizione, scienza naturale e scienza dello spirito (pp. 1-19); Lingua come arte o energia fonetica (pp. 340-342); La legge fonetica ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] e v, c e g palatali e velari, è già nell’antesignana Grammatica della lingua volgare (1437) di Leon Battista Alberti; e l’ortografia è poi, logicamente, il di Leon Battista Alberti e di altri umanisti volgari, prevale tuttavia il modello dell’ampio e ...
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volgarismo
s. m. [der. di volgare1]. – Espressione, parola, forma linguistica propria della lingua volgare o dell’uso volgare: il latino medievale abbonda spesso di volgarismi; «oricla» per «auris», in latino, è un volgarismo.
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...