realismo
realismo nell’ambito della matematica, concezione secondo la quale gli oggetti della matematica hanno una realtà propria, indipendente dal soggetto che li studia. Già per gli antichi greci i [...] e necessità, che risiedono nell’intelletto umano. A questo tipo di realismo possono collegarsi le tesi sostenute dal linguista statunitense George Lakoff (1941) e dallo psicologo di origini cilene Rafael E. Núñez nel libro Where mathematics comes ...
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Famiglia principesca russa; le sue origini risalgono al granduca lituano Gedimino (1316-1341), ma capostipite ne è considerato il pronipote Michele, che ebbe l'appannaggio di Trubčevsk. Nel sec. 16º alcuni [...] Nikolaevič (1863-1920), esponenti del liberalismo russo, e Grigorij Nikolaevič (1873-1930) eminente diplomatico, noto per il libro Russland als Grossmacht (1913); il linguista Nikolaj Sergeevič (v.); e lo scultore Pavel (o Paolo) Petrovič (v.). ...
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Antica famiglia toscana, originaria di Signa; ne è considerato capostipite un Pandolfino di Rinuccione, notaio a Signa, che combatté coi guelfi di quel comune nella battaglia di Montaperti (1260). Alla [...] di Volterra; mentre qualche fama letteraria ebbe nel sec. 17º Filippo (1575-1655), uno dei primi Lincei, noto come linguista, studioso di Dante e traduttore in latino delle opere di Galileo. La famiglia si estinse nella linea maschile con Battista ...
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(App. III, I, p. 532; IV, I, p. 669)
Con e. ci si riferisce oggi a un complesso molto vasto di attività spesso appartenenti ad ambiti disciplinari e produttivi all'apparenza eterogenei. Purtuttavia gli [...] portatore di un'informazione, attinente però alla biologia, e che un testo scritto veicoli un'informazione che interessa il linguista o il semiologo. Sembra quindi opportuno specificare che l'informazione, di cui si parla nella definizione di e., si ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] 1804-1883) lo aveva utilizzato per la prima volta all'Académie Nationale de Médecine su suggerimento del grande lessicografo e linguista Maximilien-Paul-Émile Littré (1801-1881). Questo termine è stato applicato a batteri, muffe, virus, protozoi e, a ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] che permette a un film, a partire dalle potenzialità inerenti al cinema, di prendere corpo e di manifestarsi. Ma l'idea linguistica di enunciazione si basa sul fatto che un testo è sempre scritto da qualcuno per qualcun altro, in un dato momento e ...
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linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei [...] , e sono poco utilizzabili come linguaggi di programmazione. Il loro impiego, sulla base di studi condotti soprattutto dal linguista Noam Chomsky (1928), è stato proposto nell’ambito della formalizzazione dei linguaggi naturali e in relazione ai ...
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Filologo e archeologo (Kutaisi 1865 - Leningrado 1934); prof. (1902) di filologia armena e georgiana all'univ. di Pietroburgo, presidente (1919) dell'Accademia per la storia della "cultura materiale". [...] ibridazioni incessanti. Le teorie di M. hanno avuto fortuna solo nell'URSS fino al 1950 quando, dopo la polemica aperta dal linguista A. S. Čikobava, anche Stalin si espresse contro di esse, sostenendo che la lingua non è una sovrastruttura di classe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Lombroso
Paolo Marchetti
Cesare Lombroso rappresenta, probabilmente, l’uomo di cultura italiano di fine Ottocento più noto al mondo. Le sue idee, inizialmente sviluppate in ambito medico-psichiatrico, [...] i suoi studi in forma privata. Nell’anno accademico 1852-1853, su suggerimento di Paolo Marzolo (1811-1868), medico e linguista al quale Lombroso rimase a lungo legato da un rapporto profondo di amicizia e stima, si iscrisse alla facoltà di Medicina ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] col bagnin» e conclude con «Arrivederci e cerea»: ivi, pp. 64, 68). Anche i pettegolezzi sono tradotti in una veste linguistica impeccabile, nutrita di buone letture: «Giacché sono a parlare di così laido argomento, le voglio dire una cosa, ma... per ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...