Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] , 1908-09, 1910-11. Tra i suoi allievi ginevrini erano destinati a emergere A. Sechehaye e Ch. Bally, inziatori della scuola linguistica di Ginevra, e il russo S. Karcevskij, il quale rese note a Mosca le teorie di S., ciò che portò alla costituzione ...
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emoji
s. m. o f. inv. Rappresentazione grafica di una figura, di un oggetto o di uno stato d’animo utilizzata nella composizione di messaggi telefonici e telematici, diffusi dal Giappone dall’ultimo [...] decennio del XX secolo.
• Linguisti e semiologi osservano i sempre sorprendenti sviluppi della questione delle emoticon per capirle meglio, se possono: non certo per decidere se è «bene» o «male» che succeda quel che succede. E quel che succede è che ...
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HOKA
Carlo Tagliavini
. Uno dei maggiori gruppi linguistici dell'America Settentrionale (v. america, II, 922).
Con questo nome, artificialmente costruito in base ad alcune forme del numerale "due" (Sasta [...] XXVII, 1925, pp. 402-435, 491-527).
Estesa in tal modo, la famiglia Hoka viene a costituire uno dei maggiori aggruppamenti linguistici dell'America. Anzi il Sapir sarebbe disposto a creare un'unità superiore ch'egli propone di chiamare Hoka-Sioux che ...
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Glottologo (Trondheim 1892 - Nes, Oslo, 1965); prof. (1926) di linguistica generale nell'univ. di Oslo, fu uno dei fondatori dell'Istituto per lo studio comparativo delle civiltà di Oslo. Fu presidente [...] e moderno ("de" en italo-celtique, 1920; Des noms de nombre irlandais en Pays de Galles, 1923) e si estese poi al germanico e al gruppo linguistico caucasico (Études comparatives sur le caucasique de Nord-est, 1935-37). Si occupò anche di problemi di ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] i fenomeni psichici sottostanti alle ‘leggi fonetiche’ e all’analogia, che consideravano come le due forze determinanti dell’evoluzione linguistica. Dal punto di vista teorico, di grande interesse sono gli studi di H. Paul, G. von der Gabelentz, B ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] di M. Bartoli, Un po' di sardo, in Bullettino bibliografico sardo, IV[1904], 37-38, pp. 12-13; Id., Appunti di linguistica sarda, ibid., IV[1905], 43-45, pp. 106-116).
Il C., inoltre, dedicò tre importanti studi alla questione del cosiddetto "intacco ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] analisi condotta da V. Propp sulle «funzioni narrative» delle fiabe russe. Di qui, attraverso il contributo di linguisti, antropologi, teorici del cinema, sono partiti i tentativi di individuare un modello teorico universale delle strutture narrative ...
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Filologo (Katinava, nell'od. oblast´ di Kaliningrad, 1674 - Valtorkiemis, Gusev, 1749), autore di studî sulla lingua lituana (Betrachtung der litauischen Sprache in ihrem Ursprunge, Wesen und Eigenschaft, [...] fu riveduto da Milkė Kristijonas (1800) e per cui I. Kant scrisse una prefazione. Con R. cominciarono l'interessamento dei linguisti per il carattere arcaico e conservativo del lituano e l'attenzione dei letterati (Lessing, Herder e Goethe) per la ...
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ramogna
Francesco Vagni
Hapax di problematica interpretazione sul piano semantico, soprattutto per la difficoltà di ricostruzione dell'etimo e del significato originario; appare in Pg XI 25 Così a sé [...] noi buona ramogna / quell'ombre orando, andavan sotto 'l pondo, con riferimento alla preghiera dei superbi nella prima cornice.
I linguisti sono perplessi sulla struttura e sul valore di r. e piuttosto propensi a individuare nel vocabolo un carattere ...
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Scrittore francese (Nîmes 1884 - Boissise-la-Bertrand, Senna e Marna, 1968). Punto di riferimento obbligato per la storia letteraria del Novecento, scrittore di racconti nell'età giovanile, P. porta la [...] , in seguito al fondamentale incontro con la poesia popolare malgascia e, soprattutto, con i proverbi. In polemica con i linguisti, con F. de Saussure in particolare, P. passa, nell'analisi del linguaggio, dalla parola alla frase nella ricerca di ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...