Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] a casi di altre lingue indoeuropee (per es., sanscrito e indoeuropeo ricostruito). Nel latino d’età classica l’a. è individuato da morfemi specifici soltanto nel singolare dei nomi della prima, terza, ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] statunitensi F. Boas, R. Benedict, E. Sapir, nella teoria economica e nella sociologia fin dal tardo 19° sec., in linguistica con F. de Saussure ecc. In generale, si distinguono uno s. ontologico, di carattere naturalistico e antistoricistico; uno s ...
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GLOSSEMATICA
Rita D'AVINO
. Dottrina linguistica elaborata, a partire dal 1931, in seno al Cercle linguistique di Copenaghen, e formulata nei suoi principî costitutivi teorici e metodologici da L. Hjemslev, [...] ma la connessa istanza formalista, denunziata essa pure da F. de Saussure, e accolta dallo strutturalismo, è sviluppata dai linguisti danesi fino a considerare fuori dei limiti scientifici della ricerca lo studio di ciò che essi chiamano la "sostanza ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] , 1908-09, 1910-11. Tra i suoi allievi ginevrini erano destinati a emergere A. Sechehaye e Ch. Bally, inziatori della scuola linguistica di Ginevra, e il russo S. Karcevskij, il quale rese note a Mosca le teorie di S., ciò che portò alla costituzione ...
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Glottologo (Trondheim 1892 - Nes, Oslo, 1965); prof. (1926) di linguistica generale nell'univ. di Oslo, fu uno dei fondatori dell'Istituto per lo studio comparativo delle civiltà di Oslo. Fu presidente [...] e moderno ("de" en italo-celtique, 1920; Des noms de nombre irlandais en Pays de Galles, 1923) e si estese poi al germanico e al gruppo linguistico caucasico (Études comparatives sur le caucasique de Nord-est, 1935-37). Si occupò anche di problemi di ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] i fenomeni psichici sottostanti alle ‘leggi fonetiche’ e all’analogia, che consideravano come le due forze determinanti dell’evoluzione linguistica. Dal punto di vista teorico, di grande interesse sono gli studi di H. Paul, G. von der Gabelentz, B ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] di M. Bartoli, Un po' di sardo, in Bullettino bibliografico sardo, IV[1904], 37-38, pp. 12-13; Id., Appunti di linguistica sarda, ibid., IV[1905], 43-45, pp. 106-116).
Il C., inoltre, dedicò tre importanti studi alla questione del cosiddetto "intacco ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] analisi condotta da V. Propp sulle «funzioni narrative» delle fiabe russe. Di qui, attraverso il contributo di linguisti, antropologi, teorici del cinema, sono partiti i tentativi di individuare un modello teorico universale delle strutture narrative ...
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Filologo (Katinava, nell'od. oblast´ di Kaliningrad, 1674 - Valtorkiemis, Gusev, 1749), autore di studî sulla lingua lituana (Betrachtung der litauischen Sprache in ihrem Ursprunge, Wesen und Eigenschaft, [...] fu riveduto da Milkė Kristijonas (1800) e per cui I. Kant scrisse una prefazione. Con R. cominciarono l'interessamento dei linguisti per il carattere arcaico e conservativo del lituano e l'attenzione dei letterati (Lessing, Herder e Goethe) per la ...
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Linguista italiano (Portalbera, Pavia, 1911 - Bologna 1988), allievo di G. Bottiglioni; prof. univ. dal 1956, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bologna. Si è occupato di sanscrito, di greco (Grammatica [...] dello strutturalismo; tra l'altro ha fondato e diretto le riviste Lingua e stile (Bologna) e Studi italiani di linguistica teorica ed applicata (Padova). Particolare importanza ha avuto il suo La parlata di Moena nei suoi rapporti con Fiemme e ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...