L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] ° (I luoghi della codificazione), pp. 139-227.
Migliorini, Bruno (1957), Note sulla grafia italiana nel Rinascimento, in Id., Saggi linguistici, Firenze, Le Monnier, pp. 197-225 (già in «Studi di filologia italiana» 13, 1955, pp. 259-296).
Richardson ...
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Per modalità si intende l’insieme delle risorse linguistiche (parole, espressioni, ma anche elementi morfologici, ecc.) che manifestano il modo, ovvero l’atteggiamento del parlante rispetto all’enunciato [...] alle nozioni di possibilità, realtà e necessità degli enunciati (la cosiddetta modalità aletica o ontica). L’attenzione dei linguisti non si è concentrata tanto su queste quanto su altre due nozioni della logica modale, atte a descrivere il ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] e in secondo luogo dal punto di vista cronologico, collocando nel tempo l’apporto di quelle fonti.
Dal punto di vista linguistico, il lessico dell’italiano può essere diviso in quattro grandi sezioni:
(a) le parole ereditate dal latino per tradizione ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] huomo che et molti piedi et molte mani et molte sentimenta ritegna (Bargagli 1569: 13-14)
Le questioni di tipo linguistico appaiono centrali in molte accademie italiane cinque-seicentesche, in relazione a quel bisogno di lingua e di regole di cui si ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] e il funzionamento di tutte le lingue, quali ad es. la comune necessità dell’esistenza di nomi, verbi e proposizioni, manifestazione linguistica dei giudizi (cfr. Simone 1990: 320-321, 331-336, 363-367 e 381-382). Non bisogna accontentarsi di esporre ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] 1931 (M. B., Pér Afflantin e gjuhds shqipe [Per l'atl della lingua alb.], in Studenti shqiptar, 1 [1929], pp. 5-8; Atlanti linguistici, in Atti d. Soc. ital. per il progresso delle scienze, riunione XX, 11 [1932], p. 473; L'A.L.A., in Yos. Schrijnen ...
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Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] della lingua italiana rispetto alle lingue dell’antichità classica.
Dell’ambiguità e dell’anfibologia si occupano i linguisti del Novecento, a cominciare da Ferdinand de Saussure, che riconobbe nel variare combinatorio (anagramma) del significante ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] in questo contesto, che nello sfruttamento della comunicazione a fini di relazione quel che conta non è tanto la forma linguistica degli enunciati quanto la strategia discorsiva che si adopera, ovvero il modo in cui il discorso è costruito e, insieme ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] intelletto astrae dalle condizioni individuanti a partire dalle conoscenze sensibili; tale soluzione è nota come ‘realismo moderato’.
Linguistica
U. linguistici L’insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] Adige, XLVIII (1954), pp. 419-431, Studi Etruschi, XXIII (1954), pp. 275-289, Atti del II Convegno intern. di linguisti, Milano 1956, pp. 62-72; id., Le iscrizioni venetiche, Pisa 1955-56 (con ampia bibliografia); M. Lejeune, Problèmes de philologie ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...