Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] a un altro, oppure i mutamenti innescati nella competenza del parlante dal contatto tra due o più lingue (➔ contatto linguistico).
L’interferenza è uno dei fattori del mutamento diacronico delle lingue. In casi di contatto intenso e prolungato e in ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] da espedienti grafici. In questi casi, si risale alla citazione grazie alla presenza di indicazioni deittiche o attraverso segnali linguistici o contestuali (➔ contesto). Si veda ad es. il testo seguente, in cui il discorso diretto – oltre a essere ...
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Per italiano di Svizzera si intende qui l’insieme delle varietà di lingua italiana presenti sul territorio della Confederazione Elvetica. Ne fanno parte sia l’italiano della Svizzera italiana, sia le varietà [...] si hanno indubbiamente influssi dialettali com’è normale negli italiani regionali, d’altro canto una buona parte delle peculiarità linguistiche è legata all’essere appunto l’italiano di un altro Stato nazionale, con differenze rispetto all’italiano d ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] il codice scritto in direzione della voce e a ispirare le strategie che mirano a reintrodurre la fisicità dell’atto linguistico nel testo scritto» (Pistolesi 2004: 30).
Se la fisicità riguarda le tracce della voce nella scrittura su video (dall’uso ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] ricco e stimolante sarà l’input cui il bambino è esposto tanto più varia, ricca e autonoma sarà la sua competenza linguistica, e che l’uso ripetuto di testi diversificati, semmai guidato e controllato dalla scuola, è la chiave di accesso prioritaria ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] si costruisce grazie alla lingua: per es., un reato è tale solo se lo instaura la legge, che è un prodotto linguistico; nella nostra società, un comportamento si configura come reato esclusivamente in seguito a un atto di parola, il testo della legge ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] di storia della lingua italiana, Roma, Studium, pp. 91-132.
Simone, Raffaele (2002), Esiste il genio delle lingue? Riflessioni di un linguista con l’aiuto di Cesarotti e Leopardi, in La parola al testo. Scritti per Bice Mortara Garavelli, a cura di G ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] , pp. 95-102 (rist. in Id., Saggi critici, Milano, Mondadori,1962, pp. 79-83).
Cavaciuti, Santino (1959), La teoria linguistica di Benedetto Croce, Milano, Marzorati.
Cecchi, Emilio (1951), Croce in un volume, «Corriere della sera», 16 nov. (rist. in ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] del F., tesi di laurea, Univ. di Venezia, facoltà di lett. e filos., a.a. 1986-87; G. Belloni, Alle origini della filologia e della grammatica italiana: il F., in Atti del VII Convegno internaz. di linguisti…, Milano 1984, Brescia 1987, pp. 187-204. ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] provenienti da altri Paesi, sembra favorire una maggiore omogeneizzazione dell’ASL.
I rapporti e le parentele di famiglia tra gruppi linguistici non sono gli stessi che ritroviamo tra le lingue vocali: per es., negli Stati Uniti si parla una varietà ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...